Il racconto dell'ultimo reduce, testimone della prigionia nazista
Il consigliere di Ponte Lambro, Manuel Guzzon ha filmato la testimonianza del 96enne.

La voce si rompe per l’emozione quando racconta di come, di ritorno dalla prigionia nazista, incontrò la mamma di un altro deportato pontelambrese che però fu meno fortunato di lui e a casa non tornò più. Classe 1924, Clemente Nava di anni ne ha 96 (ne farà 97 il 25 ottobre prossimo, ndr) ed è l’ultimo e prezioso testimone di un’atroce prigionia compiuta dai nazisti ai danni di migliaia di soldati italiani.
Il racconto dell'ultimo reduce, testimone della prigionia nazista
Dopo l’armistizio dell’8 settembre del 1943, anche Nava venne portato in Germania, come internato militare, sfruttato come lavoratore e in balia delle crudeltà e delle privazioni di un regime ormai condannato alla caduta. Il suo racconto è importante documento che il consigliere comunale di Ponte Lambro, Manuel Guzzon ha deciso di filmare (grazie all’aiuto di Diego Savogin alla videocamera, ndr), a coronamento di un lavoro di ricerca negli archivi comunali che vuole dare il giusto merito a tutti i pontelambresi costretti alla prigionia.
"Eravamo in otto in casa: mamma, papà e sei fratelli. Io ero il più piccolo, il “caröö”. Mio fratello del ‘21 partì prima di me e alla firma dell’Armistizio venne catturato in Egitto. Io venni arruolato nell’agosto del 1943, in fanteria ad Alba. Subito dopo l’8 settembre, pensavamo di essere liberi. Invece tre autoblindati nazisti entrarono in caserma e ci presero tutti".
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