La vicenda

Schiaffeggia l'autista del bus che gli chiede un biglietto valido: fermati 4 minorenni, uno finisce in carcere

É successo giovedì in piazza Cavour, il 16enne doveva espiare una pena per un altro episodio.

Schiaffeggia l'autista del bus che gli chiede un biglietto valido: fermati 4 minorenni, uno finisce in carcere
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Verso le 9 di giovedì 24 giugno le Volanti della Questura di Como sono intervenute in piazza Cavour dove, poco prima, quattro ragazzini avevano aggredito l’autista del bus della linea 6 della ASF, che va da Maslianico a Breccia.

Schiaffeggia l'autista del bus che gli chiede un biglietto valido

La causa scatenante era stato il controllo dei biglietti effettuato dall’autista, il quale si era accorto che uno dei ragazzi aveva esibito un abbonamento scaduto e lo aveva invitato ad acquistare un biglietto valido.

Ne era quindi nata una discussione tra l’uomo ed i ragazzi, uno dei quali aveva sferrato uno schiaffo ai danni del conducente del mezzo, per poi dileguarsi verso via Caio Plinio, in direzione del McDonald’s.

Grazie alle descrizioni dell’aggredito, i quattro giovani sono stati intercettati dai poliziotti in piazza Verdi, e portati in Questura.

Si tratta di L. A., 15 anni; E. M. A., 14 anni; A. R., 16 anni; ed infine M. C., anch’egli di 16 anni, il ragazzo che aveva materialmente colpito l’autista. Costui, ricoverato in ospedale con una prognosi di un solo giorno, non ha comunque inteso formalizzare querela nei confronti del suo aggressore.

Per il ritardo di 30 minuti causato al bus, tutti i minori sono stati denunciati dall’Azienda del trasporto pubblico locale per interruzione di pubblico servizio. Solo tre di loro sono però riaffidati ai genitori, poiché il quarto, M.C., è risultato colpito ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale Dei Minorenni di Milano pochi giorni prima, dovendo espiare un mese di detenzione. Ultimati gli atti il giovane è stato collocato presso una struttura penitenziaria per minori.

Nonostante la giovane età M.C. vanta dei trascorsi di tutto rispetto. A suo carico figurano infatti precedenti di Polizia per false dichiarazioni sulla propria identità, lesioni personali ed estorsione. Nell’aprile scorso era stato collocato in una comunità educativa come misura alternativa alla detenzione, ma in seguito ad alcuni arbitrari e reiterati allontanamenti era stata disposta la custodia cautelare in carcere. Ed è proprio in esecuzione di quest’ultimo provvedimento che le Volanti di Como lo hanno arrestato.

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