STORIE SOTTO L'OMBRELLONE

Bulgarograsso si riprende i suoi boschi, punta a fermare spaccio e abbandono

Il Giornale di Olgiate regala ai lettori di Primacomo.it le più belle storie raccontate nel corso del 2021 sulle pagine del nostro settimanale. Una piacevole lettura sotto l'ombrellone.

Bulgarograsso si riprende i suoi boschi, punta a fermare spaccio e abbandono
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L’Amministrazione e i cittadini si riprendono i boschi, per allontanare spaccio e incuria. E’ stato un lavoro difficile, durato una sessantina di ore, quello portato avanti da Piero Clerici e dal consigliere di maggioranza Giuseppe Colzani, ma gli sforzi sono stati ripagati. Da inizio aprile, infatti, Bulgarograsso può vantare il «Sentiero del Lazzaretto».

Bulgarograsso si riprende i suoi boschi, punta a fermare spaccio e abbandono

Un percorso completamente riqualificato e segnalato che accompagna i visitatori all’antica croce in ferro posata nel 1630 a seguito dell’epidemia di peste. Proprio lì, infatti, furono portati i 30 cadaveri delle persone uccise dalla terribile malattia. «Il luogo si trovava in stato di abbandono - spiega Clerici - In pochi ne conoscono l’esistenza e pochissimi lo frequentavano. Abbiamo voluto riportarlo alla luce per un duplice motivo: da una parte riscoprire la nostra storia e dall’altra riprenderci una parte di bosco. Solo in questo modo, vivendo gli spazi comuni, possiamo combattere la criminalità e lo spaccio. Abbiamo iniziato a lavorarci a marzo e, nelle prossime settimane, partiremo con il secondo step». Attorno alla croce è stato realizzato una sorta di giardino della memoria, oltre alla posa di una bacheca in legno sulla quale sono riportati storie e aneddoti.

«Credo che in un momento come questo, in cui la pandemia sta mietendo tante vittime, sia importante ricordare anche quanto accaduto in passato. Quando i bulgaresi, allora circa 350 abitanti, furono costretti a portare le persone decedute per peste lontano dal centro abitato così da evitare il diffondersi del contagio. Abbiamo voluto creare anche un percorso delimitato da staccionate in legno per rendere facilmente raggiungibile la croce». E accanto ai lavori manuali non è mancata la ricerca storica, grazie anche al supporto di Ovidio Berlusconi e del parroco don Alessio Bianchi. «Hanno messo a disposizione gli archivi parrocchiali e non possiamo che ringraziarli. Siamo così riusciti a risalire ai nominativi delle persone decedute: vorremmo posizionare una nuova bacheca più bella e, accanto alla storia, anche la lista dei nomi. L’ideale sarebbe una targa e stiamo anche ragionando se posizionare un cippo in ricordo dei morti».

Massimo Montorfano

(Giornale di Olgiate, sabato 24 aprile 2021)

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