Technoprobe assume mille persone
L’annuncio del vicepresidente esecutivo dell’importante società.
“Nei prossimi cinque anni assumeremo tra i 1.000 e i 1.500 dipendenti, raddoppiando i livelli occupazionali in Italia”. Lo afferma Roberto Crippa, vice presidente esecutivo di Technoprobe, la multinazionale italiana leader mondiale nel campo dei semiconduttori e della microelettronica che ha sede centrale a Cernusco Lombardone e 11 uffici distribuiti nel mondo tra Europa, Asia e Stati Uniti. Il colosso brianzolo è specializzato in progettazione, sviluppo e fabbricazione di schede sonda per il collaudo del funzionamento dei chip. Oggi l’azienda ha oltre 1.700 dipendenti di cui 1.200 in Brianza e un fatturato consolidato per il 2020 di 320 milioni di euro, in costante crescita. Da metà ottobre diventerà operativo anche il nuovo complesso industriale accanto all’headquarter di Cernusco e sin qui messo a disposizione dell’hub vaccinale, mentre è già operativa la sede di Agrate Brianza.
Technoprobe assume mille persone
“Stiamo crescendo molto anche da questo punto di vista, soprattutto in Brianza. Nei prossimi cinque anni pensiamo di assumere dai 1.000 ai 1.500 dipendenti. Siamo sempre alla ricerca di giovani talenti, di tecnici che spaziano dalla meccanica all’elettronica, fino alla chimica. Abbiamo bisogno di ingegneri e di periti, ma facciamo fatica a reperire queste figure. Ogni anno ci sono sempre meno laureati, meno diplomati e soprattutto meno periti. E questo, in una zona a forte vocazione manifatturiera come la Brianza e il Lecchese è un bel problema. Il liceo classico e scientifico sono ottime scuole ma servono anche istituti tecnici. Le aziende del nostro territorio hanno bisogno di manodopera specializzata se vogliono continuare a fare una produzione ad alto valore aggiunto. Il problema nasce da lontano, dalla diminuzione delle nascite che alla lunga influisce anche sulla diminuzione della popolazione scolastica", spiega Roberto Crippa, vice presidente esecutivo di Technoprobe in un'intervista che è possibile leggere in forma integrale su Primamerate.it.