Termovalorizzatore di Como, maxi progetto da 57milioni di euro per la terza linea dedicata al trattamento dei fanghi
A Como arriveranno i fanghi dalle province servite dal gruppo Acsm Agam: ne brucerà circa 85mila tonnellate l'anno.
Il gruppo Acsm Agam annuncia un maxi investimento da 57milioni di euro per il rinnovamento e la creazione di una terza linea al Termovalorizzatore di Como.
Termovalorizzatore di Como, maxi progetto da 57milioni di euro
E' uno dei progetti più importanti del Gruppo per i prossimi anni. L'attuale impianto ha da poco festeggiato i suoi 50 anni ma con il progetto messo a punto e presentato in conferenza stampa oggi, 14 ottobre 2021, diventerà il primo in Italia con la tecnologia a letto fluido per il trattamento dei fanghi. Si tratterà di un ingrandimento dell'attuale impianto negli 8700 metri quadri che lo dividono da Pedemontana e dove attualmente sono presenti dei capannoni. La terza linea sarà parallela alle due già attive ma tratteranno rifiuti in modo separato, saranno dedicate a diversi trattamenti. Da quanto presentato la terza linea si presenterà come una foglia rovesciata, di colore verde, con una copertura interamente realizzata con pannelli fotovoltaici e dove spiccherà la ciminiera che rappresenterà il picciolo.
"E' un progetto importante e ambizioso quello della terza linea del termovalorizzatore di Como, messo a punto nel rispetto dell'ambiente - ha esordito in conferenza stampa Nicoletta Molinari, vicepresidente di Acsm Agam e rappresentante del territorio comasco - Lavoriamo sempre nell'ottica di portare nuove opportunità ai nostri territori di riferimento ma siamo anche attenti agli stimoli che arrivano dall'esterno, che siano locali o internazionali. In questo senso abbiamo scelto di cogliere la sfida green e della transizione ecologica. Un altro obiettivo è quello di introdurre tecnologie avanzate con il fine di recuperare in modo intelligente gli scarti e produrre energia pulita. Quello che nascerà sarà tra i primi e pochi impianti innovativi a livello nazionale e ci renderà un territorio virtuoso nella trasformazione dei rifiuti".
"Quello che andremo a realizzare è un completamento dell'impianto esistente, con una terza linea specifica per il trattamento dei fanghi ma i due flussi di rifiuti resteranno separati - ha spiegato Elisabetta Fasola, responsabile del Termovalorizzatore di Como per Acsm Agam Ambiente - Utilizzeremo una tecnologia a letto fluido; ci sarà un forno a cilindro dove verranno iniettati i fanghi che bruceranno immediatamente. I territori che serviamo (Como, Lecco, Monza, Sondrio, Varese, Ndr) producono circa 100mila tonnellate di fanghi all'anno, la linea tre ne brucerà circa 85mila tonnellate all'anno mentre il resto potrà andare al mondo dell'agricoltura dopo specifici controlli. I fanghi, per loro natura, contengono molta acqua quindi per poterli inserire nel forno devono essere essiccati e per farlo il termovalorizzatore utilizzerà lo stesso calore della bruciatura e non combustibile esterno (metano). Ciò renderà l'impianto altamente efficiente ma anche complesso: attualmente esistono circa 20 impianti di questo tipo in Europa in particolare in Svizzera e in Germania mentre in Italia attualmente non ne esistono. Ne è stato autorizzato uno a Sesto San Giovanni che è in fase di realizzazione. Per realizzare quello a Como serve tutta la parte autorizzativa che fa capo a Regione Lombardia. Nei prossimi mesi metteremo a punto la progettazione e chiederemo istanza di autorizzazione: l'impianto se tutto andrà come previsto non vedrà la luce prima di metà del 2025".
GUARDA I RENDERING