Trasporti transfrontalieri, Currò: "Si riattivi il tavolo di lavoro con la Svizzera"
Il pentastellato: "E’ certamente interesse di entrambi i Paesi negoziare un accordo che permetta il cabotaggio internazionale su strada".
Trasporti transfrontalieri, Currò: "Si riattivi il tavolo di lavoro con la Svizzera".
Trasporti transfrontalieri, Currò: "Si riattivi il tavolo di lavoro con la Svizzera"
“Il disagio che le regioni frontaliere dell’Italia e della Svizzera vivono per l’intenso traffico transfrontaliero di passeggeri su strada è ormai divenuto critico. E’ certamente interesse di entrambi i Paesi negoziare un accordo che permetta il cabotaggio internazionale su strada (di norma vietato) per i passeggeri a livello regionale”. Lo ha dichiarato in una nota Giovanni Currò, pentastellato comasco e vicepresidente della Commissione Finanze della Camera.
Agli inizi del 2018, l'Italia ha chiesto ed ottenuto dall'Unione Europea, parere favorevole per negoziare un accordo con la Svizzera che permetta operazioni di cabotaggio nell'ambito di servizi di trasporto internazionale di passeggeri a mezzo autobus nelle rispettive regioni frontaliere dell’Italia, (Piemonte, Lombardia e le regioni autonome Valle d'Aosta e Trentino-Alto Adige), e della Svizzera, purché non vi sia alcuna discriminazione fra i trasportatori stabiliti nell'Unione, né distorsione della concorrenza.
“L’interrogazione depositata vuole concentrare l’attenzione dei Ministeri coinvolti sulla ripresa del tavolo di lavoro con la Svizzera, chiedendo il rilancio del dialogo tra le parti sociali, (fermo anche a causa della pandemia al 2019), nonché misure mirate ad accompagnare il processo di apertura al cabotaggio di trasporto transfrontaliero passeggeri su strada ed i cambiamenti ivi implicati” ha concluso Currò.