Incendio sul Monte San Primo, evacuata una stalla

Il drammatico racconto di un allevatore di Sormano.

Incendio sul Monte San Primo, evacuata una stalla
Pubblicato:
Aggiornato:

Fiamme impressionanti sul Monte San Primo: evacuata una stalla a Sormano.

Il drammatico racconto di un allevatore

Abramo Villa, 34 anni, allevatore, allevatore con 163 ettari di pascolo a Sormano ha raccontato le drammatiche conseguenze del rogo alla Coldiretti Lombardia. "Già ieri sera ho spostato i miei animali lontani dalle fiamme: sono stato con loro tutta la notte, per curarli. Questa mattina, invece, la situazione è diventata più pericolosa, visto che i roghi sono arrivati a bruciare fin dentro il pascolo. Così, questa mattina alle 10 siamo scappati via per portare di corsa gli animali in una zona più sicura. Ma il fuoco avanza”.

Oltre 200 animali nella stalla

La stalla dove Villa ha sfollato gli animali - spiega Coldiretti - si trova ad appena 800 metri in linea d’aria dal fronte dell’incendio. All’interno  ci sono oltre ai 160 fra capre e pecore e 10 asini, ci sono anche 40 buoi.

Alveari a rischio a Varese

Situazione drammatica anche in provincia di Varese. "Gli incendi stanno divorando il parco del Campo dei Fiori - continua la Coldiretti Lombardia – E' allarme per la salvezza di un milione di api: infatti ci sono 50 alveari minacciati dalle fiamme e si trovano nei boschi sopra Barasso, a circa 500 metri dal fuoco. “Questa mattina alle 6 - ha raccontato alla Coldiretti Riccardo Gamberoni apicoltore di 35 anni di Comerio - sono corso a ispezionare il fronte del fuoco, visto che lambisce l’area con le arnie”. Tre strade libere da tronchi e cespugli costituiscono una prima frontiera contro le fiamme, ma Gamberoni ha creato anche una fascia di sicurezza ulteriore ripulendo da foglie e sterpaglie il bosco attorno agli alveari. “Ma – aggiunge - se la situazione dovesse peggiorare sarò costretto ad evacuare le mie api”.

Situazione allarmante

Intanto nell’ultimo anno sono raddoppiati i boschi bruciati dagli incendi sulle montagne lombarde. E’ quanto stima la Coldiretti regionale rispetto ai roghi che stanno devastando le province di Varese, Como, Lecco, Brescia e Sondrio. Il fronte del fuoco si è allargato di oltre il 100% passando dai 200 ettari arsi nel 2016 ai 450 ettari attuali. Già nel 2015 – spiega un’analisi di Coldiretti Lombardia su dati Ersaf - sono stati registrati 225 incendi, con un significativo aumento sull’anno precedente (+132) e sulla media del decennio (169 all’anno). In 1 caso su 2 è colpa dell’uomo: nel 44% si tratta di eventi dolosi e nel 7% involontari, mentre il 48% ha cause dubbie, solo l’1% è riconducibile a cause naturali.

Fondamentale il presidio delle foreste

In Lombardia – spiega la Coldiretti– sono oltre 625mila gli ettari coperti da foreste e rappresentano un quarto dell’intera superficie regionale. Il 79% dei boschi è concentrato in aree montane, il 13% in collina e il resto in pianura e le oltre 280 aziende attive nella filiera legno-bosco danno lavoro a quasi mille persone. “Gli agricoltori – afferma Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – svolgono un’opera fondamentale di presidio e tutela della montagna, degli alpeggi e dei boschi. I boschi sono un patrimonio che va ben gestito e tutelato, sia contro gli incendi che contro l’abbandono che è la prima condizione che favorisce i roghi”.

Seguici sui nostri canali