Ristorante multato a ottobre per le normative anti Covid: sanzione non pagata, ora resterà chiuso nove giorni
Il locale nel mese di ottobre, a seguito dei controlli sul rispetto della normativa anti contagio da Covid-19, effettuati dal personale della Polizia di Stato, Squadra Amministrativa di Como, era già stato chiuso.

Notificato ieri, martedì 22 febbraio 2022, dal personale della Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Como e dal personale della Stazione Carabinieri di Lurago d'Erba, il provvedimento del Prefetto di Como con cui è stata inflitta la sanzione di 400 euro e l'applicazione della sanzione amministrativa accessoria della chiusura per nove per l'esercizio di somministrazione di alimenti e bevande Rajas, con sede operativa a Merone.
Ristorante multato a ottobre per le normative anti Covid: sanzione non pagata, ora resterà chiuso nove giorni
Il locale, che svolge attività di bar e ristorante, già nello scorso anno, nel mese di ottobre, a seguito dei controlli sul rispetto della normativa anti contagio da Covid-19, effettuati dal personale della Polizia di Stato, Squadra Amministrativa di Como, era stato chiuso per un giorno ed era stato sanzionato per 400 euro per plurime inosservanze alla predetta normativa. Infatti, all'interno dell'attività, non era stata predisposta una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, non era esposto il cartello con l'indicazione del numero massimo delle persone contemporaneamente ammesse nell'esercizio pubblico, il titolare ometteva di far indossare le mascherine ai propri clienti non seduti al tavolo, il personale non procedeva ad una frequente igiene delle mani e non indossava la prevista mascherina.
A seguito delle contestazioni mosse nell'immediatezza la proprietà non ha adempiuto né al pagamento in misura ridotta nei cinque giorni successivi, nè al pagamento dell'intera sanzione nei 60 girni previsti. Accertato quindi il mancato pagamento il Prefetto di Como, ha emesso ingiunzione di pagamento della sanzione amministrativa per euro 400 e ha sospeso l'attività per complessivi nove giorni, decorrenti da ieri, data della notifica del provvedimento.