La replica della Diocesi di Como al caso degli abusi in Vaticano
Accuse respinte in un comunicato che entra nel merito della vicenda.
La replica della Diocesi di Como dopo il servizio delle Iene.
La replica della Diocesi al caso degli abusi in Vaticano.
Dopo il servizio mandato in onda domenica sera dalla trasmissione televisiva "Le Iene", la Diocesi di Como interviene. Del caso, ne abbiamo scritto qui. La troupe del programma aveva atteso il vescovo di Como sul sagrato della chiesa parrocchiale di Olgiate, dopo un funerale, ponendogli alcune domande. Attenzione puntata su un sacerdote ordinato lo scorso giugno da monsignor Oscar Cantoni. Prete assegnato a una comunità pastorale in Valtellina. Ora la replica della Diocesi. "In merito ai rilievi mossi nei confronti di un seminarista, oggi sacerdote incardinato nella Diocesi di Como, si ritiene doveroso precisare quanto segue. La Diocesi, come già anticipato in forma scritta alla redazione de “Le Iene” e alla direzione di Italia1, in base agli elementi in suo possesso, si attiene alla correttezza dell’iter di valutazione dell’idoneità al sacerdozio del suddetto seminarista. Il quale ha compiuto a Roma il proprio percorso formativo, valutato positivamente dalle autorità a questo preposte".
Le valutazioni sul caso e le accuse respinte
Il comunicato insiste nel respingere le accuse del programma televisivo. "Le accuse mosse sono già state oggetto di accertamento da parte delle competenti sedi ecclesiastiche: i superiori canonici hanno osservato e valutato la persona e la sua condotta. Il vescovo di Como, preso atto dell’esito di predetta indagine, di tutte le valutazioni sulla personalità e sul cammino vocazionale del seminarista e, dopo aver ritualmente compiuto quanto di propria spettanza, ha ordinato presbitero questo giovane".