Olgiate Comasco

Legato, picchiato e derubato: notte di terrore per un 87enne

Celeste Tarbini ha reagito, cercando di fuggire dalla finestra, poi è stato colpito ripetutamente.

Legato, picchiato e derubato: notte di terrore per un 87enne
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Legato, picchiato, sequestrato e derubato: notte di terrore per un anziano di Olgiate Comasco.

Legato e picchiato: "Apri la cassaforte!"

Notte di terrore per Celeste Tarbini, 87 anni, residente in via Donatori di sangue. Nella notte tra lunedì e martedì due malviventi hanno fatto irruzione nella sua abitazione, situata nella stretta strada a lato di via Repubblica. Mezzanotte e mezza circa, Tarbini è nel suo letto e si vede puntata in faccia una torcia. Due uomini, apparentemente di 40 anni di età, col viso coperto da mascherine, gli intimano di alzarsi. L'anziano reagisce, viene fermato ma ripetutamente si divincola e strappa a uno dei due delinquenti la mascherina. Riesce a notare i baffi del ladro. Viene portato nel salottino, dove cerca nuovamente di fuggire, questa volta dalla finestra. "Non riuscivano a tenermi - racconta, ancora esausto per la nottata trascorsa in balia dei due criminali - A quel punto mi hanno legato le mani dietro la schiena, usando una calzamaglia. Hanno rubato 300 euro che avevo nel portafogli e altrettanto in monete conservate in raccoglitori. Ho spiegato che quei soldi mi servivano per arrivare alla fine del mese. Chiedevo perché se la prendessero con un anziano.... Niente, loro volevano che dicessi dove era la cassaforte. Io ho spiegato che era vuota, non avevo niente... Ma uno dei due mi ha colpito più volte con pugni sulla faccia. Per fortuna le sue mani erano coperte da guanti, penso di lana. Alla fine mi hanno costretto a scendere nello scantinato, il locale che è stato ristrutturato dal mio povero fratello, morto anni fa. Non se ne andavano più, mi sono anche ferito un piede".

Mazzate per forzare la cassaforte

Scesi in cantina, i due malviventi hanno trovato attrezzi da cantiere: con una una mazza e un cuneo hanno divelto la cassaforte. "Non sbagliavano un colpo - continua l'87enne - Io sono rimasto seduto, continuando a dire che la cassaforte era vuota e che non ricordavo la combinazione per aprirla. E' proprio così, non lo ricordo da anni. Non l'ho mai usata. Loro sono andati avanti, fino a che sono riusciti ad aprire la cassaforte. Non hanno trovato nulla. Allora ho chiesto se almeno potessero liberarmi per andare in bagno. Mi hanno portato di sopra: mi hanno lasciato andare in bagno e sono scappati. Nemmeno di corsa...".

La sorpresa: uno dei malviventi è rientrato in casa e ha restituito 50 euro

Uno dei due malviventi, a sorpresa, è tornato sui suoi passi. "E' rientrato in casa e mi ha lasciato 50 euro, dicendomi: "Tieni nonno". Forse ha pensato a quello che gli avevo detto, che sono un volontario della parrocchia, un "mezzo prete", ai soldi che mi servivano per arrivare alla fine del mese. Forse si è pentito. Era quello che mi diceva di "stare calmo perché l'altro uomo era matto": quello che mi ha colpito con pugni". Tarbini, alle 3.30 circa, ha chiesto soccorso a un vicino di casa, che immediatamente ha allertato i soccorsi - un'ambulanza arrivata da Lurate Caccivio -  e i Carabinieri. Ieri, martedì 12 aprile, l'anziano ha presentato denuncia ai Carabinieri di Olgiate Comasco.

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