Fugge in contromano e rischia di investire cinque pedoni
Arresto in flagranza per il reato di resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
Fugge in contromano e rischia di investire cinque pedoni. Arresto in flagranza per il reato di resistenza e violenza a pubblico ufficiale. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cantù, durante la nottata domenica, hanno arrestato in flagranza di reato M. A., originario del Kosovo ma residente in Mariano Comense, classe 1995.
Fugge in contromano e rischia di investire cinque pedoni
La dinamica dei fatti. M.A., a bordo della sua vettura e in compagnia di un passeggero V.A., ventunenne di Mariano Comense, alla vista dei militari dell’Arma in servizio di pattuglia ha condotto una manovra repentina, nel tentativo di evitare un eventuale controllo. Nello specifico, il conducente ha imboccato in contro-mano via XXIV maggio di Cantù, rischiando di investire cinque persone che stavano per salire a bordo della propria macchina regolarmente parcheggiata sulla pubblica via: la vicenda si poteva concludere con gravissime conseguenze. A rimetterci, alla fine, è stata una delle persone presenti in strada, che è stata urtata al gomito dallo specchietto dell’auto condotta dai fuggitivi riportando lievi lesioni.
Si è rifugiato in un casa
L’azione pericolosa e che potenzialmente avrebbe potuto causare ben più gravi danni non poteva rimanere impunita. È cosi che i militari hanno proseguito le ricerche dei fuggitivi riuscendo ad rintracciare l’autovettura ed ha bloccare i due soggetti. M.A., dapprima nascosto in un’abitazione accovacciato nel giardino, non è sfuggito alla vista dei militari. In tutta risposta, M.A. ha usato resistenza e violenza contro gli operanti, venendo quindi tratto in arresto. Gli ulteriori accertamenti fatti per mezzo dell’etilometro hanno permesso di comprendere le cause alla base della fuga e delle pericolose manovre: oltre 1,7 grammi per il litro il valore dell’alcolemia, vale a dire guida in stato di ebbrezza.
L’arrestato è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della Stazione di Cantù, fino al giudizio direttissimo di questa mattina, conclusosi con la convalida del provvedimento pre-cautelare e l’emissione dell’obbligo di firma.