Strade Sicure, Guerini vuole ritirare parte dei militari dalle città. Il candidato Molteni: "Scelta sbagliata"
I militari a Como erano arrivati nel 2019 con un gruppo di 15 unità.
Un colpo di coda della guerra in Ucraina arriva anche in Italia. Nei giorni scorsi il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha annunciato un ridimensionamento dell'operazione Strade Sicure, ideata dall’allora Ministro Ignazio La Russa nel 2008, con oltre 2500 militari che lasceranno il presidio delle città. In questi quasi 15 anni un iniziale gruppo di militari di 3mila unità che aiutava le forze dell'ordine a pattugliare le strade è arrivato a crescere fino alle attuali 7.800 dell'emergenza pandemica. Il Ministro Guerini ha quindi annunciato un graduale ritiro di parte delle truppe dalle strade per far tornare il numero dei militari impegnati in Strade Sicure a 5mila. L'obiettivo è farli tornare ai loro compiti tradizionali.
Strade Sicure, Guerini vuole ritirare parte dei militari dalle città
“Trovo sia una scelta sbagliata, i cittadini chiedono sicurezza e tranquillità. Vedere quei ragazzi in divisa, discreti ma vigili, che pattugliano le nostre strade, le zone critiche e i giardini dove giocano i nostri figli, infonde un senso di sicurezza che ogni sindaco vorrebbe per la propria città” il commento del candidato sindaco del centrodestra, Giordano Molteni. A Como l'operazione Strade Sicure è arrivata nel 2019 con un gruppo di 15 militari.
“E’ importante continuare a consentire alle forze dell'ordine di concentrare le proprie risorse nelle attività di prevenzione, controllo del territorio e contrasto alla criminalità, sempre apprezzate dalla comunità - aggiunge il candidato - Rimane indubbio che il potenziamento degli organici delle Forze di Polizia sia una priorità assoluta, ma finché non si arriverà a colmare il gap che ancora oggi vede la Polizia in una situazione di grave sottodimensionamento, l'apporto di tutte le componenti del comparto sicurezza, cioè l’Esercito, resta fondamentale per tutelare il territorio e i cittadini”.
"Trovo infine curioso - conclude il candidato di centrodestra - che proprio la candidata sindaco del Pd a Como, non più tardi di settimana scorsa, abbia stressato nelle sue passerelle l’urgenza di mettere in maggior sicurezza alcuni quartieri della città, come via Anzani. A fronte del ridimensionamento del presidio delle strade di Como da parte dei militari annunciato dal loro Ministro, ora il Pd cosa intende promettere ai cittadini per contrastare il degrado, lo spaccio e in generale la criminalità? Adiremo tutte le strade possibili per evitare che l’aliquota militare prevista nella nostra città venga ridimensionata”.