Luigi Di Maio a Carugo con il Drappobianco

Farà tappa all'azienda Artigiani del Marmo di Caggiano Giuseppe & Company di via Cascina Sant'Isidoro.

Luigi Di Maio a Carugo con il Drappobianco
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Luigi Di Maio a Carugo con il Drappobianco. Il vicepresidente della Camera dei Deputati parlerà agli imprenditori brianzoli. Farà tappa alle 15, domenica 3 dicembre, all'azienda Artigiani del Marmo di Caggiano Giuseppe & Company di via Cascina Sant'Isidoro.

Luigi Di Maio a Carugo con il Drappobianco

Il politico del Movimento 5 Stelle è stato invitato dagli attivisti del Drappobianco. Tra i fondatori c'è Giuseppe Caggiano. "Hanno visto in noi una piccola potenzialità.  Sposiamo tutte le idee buone che vanno a favore dei cittadini, le idee di persone serie e concrete. Il Drappobianco vuole infatti fare politica fuori dai palazzi. Diventeremo una coalizione popolare, saranno i politici a voler parlare con noi".

L'incontro con le idee del Movimento 5 Stelle

L'iniziativa di domenica è promossa dal Drappobianco. "Abbiamo dialogato con il Movimento su quale sarà il vero futuro che ci attende. Oggi si parla solo di aziende che chiudono o di start up. Non si parla del flusso concreto dell'economia, dei veri problemi di tutti i giorni, di noi imprenditori brianzoli. Abbiamo interpellato anche altre forze politiche ma ci hanno snobbato. Ci chiedono quanti voti porteremmo al loro partito. Noi non abbiamo potenzialità di voti, ma potenzialità di cambiare questa situazione di moria continua in cui navigano a vista le nostre aziende. E il Movimento 5 Stelle ci sta dando ascolto".

Oggi da Caggiano le telecamere di Mediaset

L'azienda carughese oggi ospiterà le telecamere di Mediaset per un'intervista al titolare. Domenica invece, l'incontro con Di Maio sarà aperto a tutti. "Ci aspettiamo - continua Caggiano - che ascolti le richieste degli imprenditori e dica loro cosa ha in mente di fare per sostenerli nella battaglia di resistere in questo mercato del lavoro sempre più difficile".

"Un simbolo di ribellione"

Il Drappobianco nasce l'8 dicembre del 2014 come gruppo di persone, imprenditori, operai, commercianti e liberi professionisti stanchi di essere oppressi dalla Stato e soprattutto dal regime fiscale. Inizia così una battaglia pacifica per far sentire la propria voce e il proprio malessere, caratterizzata dall'esposizione in tutta la Brianza degli ormai famosi drappi bianchi listati a lutto. "Da un movimento di sconforto è nato un simbolo di ribellione".

 

 

 

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