la frattura

Di Maio lascia il M5S, cosa succede a Como? Da Currò a Erba, le decisioni dei pentastellati

Currò: "Sono e resto nel M5S, la mia casa e la mia storia politica territoriale è qui". Erba: "Resto fermamente convinto del progetto politico del Movimento".

Di Maio lascia il M5S, cosa succede a Como? Da Currò a Erba, le decisioni dei pentastellati
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Ieri sera, martedì 21 giugno 2022, a Roma si è consumato lo strappo definitivo: dopo settimane di discussioni a distanza tra il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, è stato annunciato la frattura all'interno dei pentastellati. Di Maio ha  lasciato il Movimento, portandosi via una sessantina di parlamentari tra deputati e senatori. Al termine di giorni intensi nasce "Insieme per il futuro", forza pro-Draghi, "atlantista e anti-putiniana", come l'ha definita l'ex capo politico dei 5 Stelle.

Di Maio lascia il M5S, cosa succede a Como? Da Currò a Erba, le decisioni dei pentastellati

"A seguito di quanto accaduto a Roma e considerando la scelta di un gruppo di deputati e senatori del Movimento 5 Stelle di confluire in un nuovo gruppo politico, i consiglieri pentastellati del territorio comasco - Raffaele Erba (Regione Lombardia), Rosario Enea (Cantù) e Roberto Tagliabue (Mariano Comense) – reputano doveroso il non lasciare spazi ad ambiguità - si legge in una nota dell'ufficio stampa pentastellato - Rimane ferma la volontà di proseguire il mandato all'interno del MoVimento 5 Stelle perché convinti della validità del progetto politico portato avanti da Giuseppe Conte. Posizione condivisa anche da Fabio Aleotti, consigliere comunale uscente a Como".

Proprio quest'ultimo però ha corso in autonomia alle amministrative di Como con una lista civica, "Como in movimento - Stop inceneritore" senza il logo pentastellato, guadagnando lo 0,52 % al primo turno. La spaccatura, seppur diversa, è anche in seno al Movimento comasco: il deputato lariano Giovanni Currò ha infatti apertamente sostenuto, portando ministri e deputati a Como, la candidata del centrosinistra Barbara Minghetti (ha ottenuto il 39,38% dei voti e andrà al ballottaggio domenica 26 giugno).

La scelta di restare nel Movimento 5 Stelle è anche del deputato Currò: "Sono e resto nel M5S, la mia casa e la mia storia politica territoriale è qui. È chiaro, il Movimento sta attraversando un momento importante di cambiamento, come peraltro è nella natura stessa dei movimenti politici, ma la strada è chiara e si va avanti a lavorare a testa bassa per i cittadini - commenta Currò - In particolare mi vede impegnato a lavorare in queste ore in Commissione finanze come vicepresidente sul Decreto Aiuti volto a dare un supporto concreto ai cittadini e alle imprese in questa situazione difficile di economia di guerra".

Ribadisce la sua posizione anche il consigliere regionale Erba: "Resto fermamente convinto del progetto politico del Movimento 5 Stelle e assicuro pieno sostegno al nostro presidente Giuseppe Conte. Da dieci anni, prima come attivista e successivamente come portavoce, ho portato avanti le proposte maturate dal costante confronto con il territorio e dal dialogo con attivisti e simpatizzanti del Movimento 5 Stelle”.

“Siamo nati come risposta alla politica trasformata in tutela degli interessi personali o di cerchie ristrette. Dobbiamo coltivare con sempre maggior vigore lo spirito che ci ha contraddistinto inizialmente affinché gli interessi dei cittadini restino prioritari e siano mantenuti al centro dell'azione politica - ha aggiunto Erba - Non nascondo la grande amarezza per chi ha sempre giurato fedeltà al mandato degli elettori ma in un battito di ali ha cambiato casacca come se nulla fosse. I cittadini chiedono coerenza ed è nostro dovere dimostrarla giorno dopo giorno”.

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