Tumore colon-retto: rivoluzionaria la scoperta dell’associazione tra microbiota e genetica
Tra i firme dello studio pubblicato sulla rivista Nature anche il comasco Alberto Vannelli.
Uno studio, condotto dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano insieme al Valduce di Como e pubblicato su Scientific Reports del gruppo Nature, ha aperto nuove strade per identificare gli individui a più alto rischio di contrarre un tumore del colon-retto: è infatti stato dimostrato come, nei pazienti affetti, la composizione del microbiota intestinale, più noto con il nome di flora batterica, sia regolata geneticamente.
Tumore colon-retto: rivoluzionaria la scoperta dell’associazione tra microbiota e genetica
Ciò permetterebbe di proporre trattamenti preventivi su misura, per aumentare quella parte di flora batterica capace di proteggerci: questo insieme di microrganismi del tratto digerente sono infatti cruciali per la salute umana, poiché svolgono funzioni metaboliche e immunologiche indispensabili.
“Il ruolo del microbiota nello sviluppo del tumore al colon-retto è noto da tempo - spiega Tommaso Dragani, direttore di Epidemiologia Genetica e Farmacogenomica all’Istituto Nazionale Tumori di Milano e ideatore dello studio - Nessuno, tuttavia, fino ad oggi ne aveva mai dimostrato l’associazione con il patrimonio genetico dei pazienti”.
La ricerca
“Il tumore colo-rettale - spiega Alberto Vannelli, direttore della Chirurgia Generale dell’ospedale Valduce e tra gli autori dello studio – è il 2° più diagnosticato nelle donne e il 3° negli uomini. Il rischio di sviluppare questo tumore dipende da fattori genetici (5 % dei casi) e ambientali, la stragrande maggioranza considerata quindi sporadica. Campagne di screening e corretti stili di vita hanno ridotto il numero di nuovi casi, eppure in occidente assistiamo a un aumento delle forme a esordio precoce (inferiore ai 50 anni), che non possono essere completamente attribuite a malattie ereditarie o malattie infiammatorie intestinali. Inoltre l’incidenza dei tumori colo-rettali è in aumento nei paesi in via di sviluppo complici le modifiche nello stile di vita e nei fattori ambientali. Tra i fattori ambientali, il microbiota intestinale è considerato importante per alcuni tumori, incluso proprio quello colo-rettale”.
Lo studio del tessuto di 93 pazienti operati per tumore del colon-retto ha permesso di esaminare le varianti genetiche associate al microbiota, proprio nella mucosa non coinvolta dal tumore e valutare così il loro ruolo nella malattia.
“Queste varianti sono legate ad alcuni processi della vita di una cellula e possono regolare il microambiente in cui i batteri crescono, aumentando la predisposizione allo sviluppo del cancro - conclude Vannelli - Geni e batteri sono quindi coinvolti negli stessi processi”.