Pandemia e rincari energetici, si chiude la storia del mitico Bi-Du
Birrificio apprezzatissimo per la sua produzione, attivo dal 2002: "Bollette quadruplicate...".
Pandemia e stangata dai rincari energetici, lo storico birrificio Bi-Du di Olgiate Comasco è arrivato al capolinea.
"Pandemia e rincari, così non è possibile andare avanti"
Pochi mesi fa i festeggiamenti per i 20 anni di attività, celebrati fuori e dentro la sede in via Torino. Ma se già la pandemia aveva messo alle strette, a causa dei periodi di chiusura di locali e ristoranti, ora le bollette alle stelle assestano il colpo di grazia. E così anche un'attività davvero apprezzatissima dagli appassionati di birra, di cui è titolare Beppe Vento, è costretta a fare i conti con un'attualità che nessuno poteva immaginare. "E' il momento di leccarsi le ferite - commenta, amaramente, Gabriele Bononi, attivo al Bi-Du per la parte commerciale - L'ultima serata al birrificio sarà quella del 29 ottobre, l'occasione per salutare i nostri clienti. Purtroppo, dopo la pandemia ci si è messa la questione dei rincari energetici. Le bollette sono schizzate al quadruplo: se prima pagavamo poco meno di 2.000 euro, adesso siamo arrivati a quasi 8.000 euro. Così non si sta in piedi...".
Amarezza ma scelta obbligata
Una scelta obbligata, dettata dalle cifre. "I primi nostri clienti siamo noi stessi, la nostra passione per la produzione della birra. Ma non possiamo fare altro che chiudere. Lo Stato non ci sta aiutando. Chiudiamo". Un peccato, considerando l'appeal che dal 2002 - con l'attività avviata a Rodero - a oggi il Bi-Du ha saputo conquistare e meritare, anche ottenendo prestigiosi riconoscimenti dalla critica del settore.
Il futuro? Si vedrà nel 2023
"Abbiamo le nostre ricette e la nostra passione - continua Bononi - Nell'epoca pre-Covid facevamo 140 cotte all'anno, mille litri di birra per ogni cotta. La pandemia ci ha tagliato le gambe, con la chiusura di ristoranti e pub. Adesso le bollette quadruplicate. Il futuro? Ora chiudiamo e fino a dicembre la realtà sarà questa. Poi si vedrà. All'inizio del prossimo anno valuteremo se si potrà fare qualcosa di nuovo".