L'intervista

Orsenigo: "Torniamo a parlare con i cittadini"

Il consigliere dem appena rieletto nel Comasco ha le idee chiare su come agire nei prossimi 5 anni

Orsenigo: "Torniamo a parlare con i cittadini"
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Si prepara a tornare sui banchi del Consiglio regionale, Angelo Orsenigo, ex sindaco di Figino Serenza e già consigliere regionale del Pd, non prima di aver fatto qualche riflessione.

Che bilancio fa della scorsa legislatura?

È stata dura in termini di opposizione, ma soprattutto per la situazione sanitaria e sociale che ci siamo trovati ad affrontare con la pandemia. Oltre al grave lato emergenziale, si è poi scoperchiata una situazione di inefficienza che forse non molti si aspettavano. La nuova riforma sanitaria, con la creazione delle Case di comunità, si è rivelata una scatola vuota dove ancora oggi non ci sono i contenuti, i servizi necessari, i medici e gli infermieri che invece preferiscono lavorare nel privato od oltreconfine, nella vicina Svizzera.

Cosa si aspetta dal prossimo quinquennio?

Si preannuncia molto incerto. La situazione economica e politica internazionale non può lasciare tranquilli. Già sul nostro territorio stiamo assistendo a riassetti di alcune multinazionali che, forse cercando di ottimizzare i loro costi, non si fanno scrupoli a lasciare tante famiglie senza stipendio. A questo si aggiungono tante fragilità sociali a cui dobbiamo prestare la massima attenzione.

Come è stata la campagna elettorale?

Breve ma intensissima. Abbiamo pagato lo scotto di aver individuato con grande ritardo il nostro candidato presidente Pierfrancesco Majorino, che, nonostante ciò, non si è mai risparmiato e si è speso con grande energia su tutta la Lombardia.

Come commenta il risultato in generale per la Lombardia?

Queste elezioni regionali hanno dato il loro responso: c’è chi ha vinto e chi non ha raggiunto l’obiettivo. Si tratta di un dato molto netto, in continuità con il passato, espressione della volontà popolare che è sempre indiscutibile e intoccabile. Il grande rammarico è assistere a una partecipazione al voto così bassa. Su questo occorre una riflessione profonda: perché un numero di elettori così alto non è andato a votare? Da parte mia, ringrazio le 5.478 persone che hanno espresso la preferenza per me. Io sono e sarò sempre al fianco dei cittadini lombardi e mi impegnerò al massimo per costruire in Lombardia le condizioni migliori per tutti. Partiamo già da oggi a parlare con i cittadini, creiamo una nuova consapevolezza, certamente non ci arrenderemo e lavorerò a testa bassa per il bene di tutti.

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