"Non uno di meno" contro la dispersione scolastica: a Cantù la firma del patto educativo di comunità
Ente capofila Enaip Lombardia, la direttrice canturina Ilenia Brenna: "Si apre la possibilità di lavorare in modo ancora più fruttuoso e coordinato"
Il progetto "Non uno di meno – Per educare un bambino ci vuole un villaggio", finanziato dall'impresa sociale "Con i bambini" nell'ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e dalla Fondazione Provinciale della Comunità Comasca, dopo tre anni densi di tante iniziative si conclude in questi giorni con un “botto”.
"Non uno di meno" contro la dispersione scolastica: a Cantù la firma del patto educativo di comunità
Nato con l’obiettivo di coinvolgere l’intera comunità della provincia di Como nello sviluppo di attività volte ad assistere e favorire la crescita dei ragazzi, il progetto consegnerà la sua ultima gemma a Cantù, visto che l'ente capofila è la Fondazione Enaip Lombardia con sede a Cantù: la presentazione e la sottoscrizione di un patto educativo di comunità che vede coinvolte importanti realtà del territorio, prima fra tutte, il Comune di Cantù che martedì 21 marzo, alle ore 11, ospiterà l'evento.
A tale ente si uniranno per la stipula del documento anche gli istituti comprensivi canturini, le parrocchie del territorio, associazioni quali la cooperativa Mondovisione, l'associazione La Soglia, l’associazione ASPEm, il Gruppo SCOUT Agesci, l’Arci Mirabello, la cooperativa Il Gabbiano, ragazzi e giovani del territorio e altre realtà di Cantù.
“La storia del territorio canturino non è nuova ad azioni di connessione e di sostegno reciproco tra le diverse realtà che la animano - commenta Ilenia Brenna, direttrice Enaip Cantù e Como - Ora, con questo progetto la cui finalità è di contrastare la dispersione scolastica e la povertà educativa, si apre la possibilità di lavorare in modo ancora più fruttuoso e coordinato".
Nel corso del progetto "Non uno di meno", che ha visto il coinvolgimento di 17 partner e 5 scuole della provincia di Como (Enaip, Setificio, Caio Plinio e le scuole secondarie di primo grado di Mozzate e di Rebbio), si sono realizzate anche altre alleanze e reti territoriali: in particolare, nell'erbese grazie all'impegno di Famigliarmente noi e a Rebbio per iniziativa di Questa generazione e del locale Istituto comprensivo.
Al chiudersi del sipario, "Non uno di meno" rivela insomma la sua vocazione generatrice e lo sguardo di tutti i soggetti coinvolti non può che
essere già rivolto al futuro. A imporre tale impegno è la gravità di una situazione che vede purtroppo sempre più ragazzi coinvolti. “L'abbandono scolastico è solo la punta di un iceberg – conclude Ilenia Brenna – Per affrontare un simile scenario, guai a non farsi trovare uniti e preparati".