Cinema e alpinismo

Cinema d'alta quota: la montagna sul grande schermo allo Spazio Gloria

Una rassegna di documentari per gli appassionati dell'alpinismo e della natura selvaggia

Cinema d'alta quota: la montagna sul grande schermo allo Spazio Gloria
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La rassegna "Cinema d'alta quota" proposta dallo Spazio Gloria è un'occasione imperdibile per gli amanti dell'alpinismo e della natura selvaggia. Attraverso una selezione di documentari, il pubblico sarà trasportato sulle vette più alte e suggestive del mondo, avvicinandosi alle sfide che gli alpinisti affrontano e ammirando le maestose bellezze naturali delle montagne. L'evento, realizzato in collaborazione con il CAI e il CAO, si preannuncia come un'esperienza indimenticabile, in cui il cinema diventa un veicolo di emozioni e di scoperta del mondo alpino.

Cinema d'alta quota: la montagna sul grande schermo allo Spazio Gloria

Il prossimo weekend lo Spazio Gloria porta sul grande schermo le vette innevate sempre più difficili da vedere nelle ultime stagioni invernali; per tre giorni, nello storico cinema gestito dal Circolo Arci Xanadù, la montagna sarà protagonista con la rassegna “Cinema d’alta quota”, realizzata in collaborazione con il CAI e con il CAO.

Si inizia venerdì 17 marzo alle 21 con il film “L’ultima vetta” del regista britannico Chris Terril. Uscito in sala in Italia lo scorso novembre questo documentario ci porta sulle orme del talentuoso e sfortunato alpinista Tom Ballard che nel 2019 perse la vita insieme all’italiano Daniele Nardi nel tentativo di scalare una delle montagne più pericolose della catena himalayana, il Nanga Parbat.

Sabato 18 marzo alle 21 sarà la volta di un altro grande alpinista, in questo caso italiano, con il film “Gino Soldà – Una vita straordinaria” in cui, guidati dal noto alpinista Simone Moro, si ripercorrono la vita e le imprese di Gino Soldà, leggenda dell’alpinismo del Novecento. Il documentario sarà presentato in sala dagli autori, Giorgia Lorenzato e Emanuele Zappellon, che incontreranno il pubblico al termine della proiezione dopo aver portato gli spettatori attraverso paesaggi italiani che sono ancora oggi teatro di imprese che mettono alla prova le capacità fisiche e psichiche di molti sportivi.

Domenica 19 marzo doppio appuntamento, alle 17.30 proiezione di “Everest senza ossigeno”, di Jesper Ærø, che racconta il sogno di Rasmus Kragh: essere il primo danese a raggiungere la vetta del mondo senza ossigeno, per entrare così a far parte della ristretta cerchia di alpinisti capaci di compiere tale impresa; poco più di duecento ci sono riusciti, molti atri hanno perso la vita provandoci.

Sempre domenica, alle 21, “The sanctity of space”, in cui gli autori, Renan Ozturk e Freddie Wilkinson, compagni di cordata, ispirati dalle foto di Brad Washburn, il più grande fotografo aereo di montagna di tutti i tempi, decidono di attraversare le cime più proibitive del Mooses Tooth. Girato nell’arco di cinque anni, “The sanctity of space”  riunisce materiali visivi di altissimo livello – dalle stupefacenti fotografie in bianco e nero di grande formato di Washburn e Ansel Adams, alle più avanzate riprese in elicottero, fino alla fotografia spaziale.

“Cinema d’alta quota” ha tutte le carte in regola per soddisfare il desiderio di avventura e di esplorazione degli amanti della montagna e non solo.

Ingresso intero 8€ - Ingr. ridotto soci Arci, CAI, CAO 6,50€ - Abbonamento intera rassegna 20€

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