L'evento

Concerto di Pasqua: a tema Mozart per l'Orchestra di Bellagio e del Lago di Como

Un appuntamento speciale per la Festività Pasquale quello del prossimo 2 aprile, alle 16.30, presso la splendida Chiesa di San Giovanni a Bellagio

Concerto di Pasqua: a tema Mozart per l'Orchestra di Bellagio e del Lago di Como
Pubblicato:

Domenica 2 aprile si terrà un concerto pasquale indimenticabile presso la splendida Chiesa di San Giovanni a Bellagio alle 16.30, in collaborazione con la Parrocchia di Bellagio e il sostegno dell’Amministrazione comunale. L’Orchestra di Bellagio e del Lago di Como eseguirà in prima esecuzione il Requiem di Mozart, una composizione dal carattere proprio, che rappresenta uno dei punti di arrivo più insondabili della spiritualità umana.

Concerto di Pasqua: a tema Mozart per l'Orchestra di Bellagio e del Lago di Como

Un appuntamento speciale per la Festività Pasquale quello del prossimo 2 aprile, alle 16.30, presso la splendida Chiesa di San Giovanni a Bellagio, in collaborazione con la Parrocchia di Bellagio e il sostegno dell’Amministrazione comunale di Bellagio.

L’Orchestra di Bellagio e del Lago di Como renderà, dunque, uno speciale omaggio a Mozart e alla sua genialità, con l’esecuzione dell’ultima opera del compositore salisburghese; il Requiem ha rappresentato e rappresenta uno dei punti di arrivo più insondabili della spiritualità umana. Oggetto di innumerevoli illazioni, dubbi, proposte e completamenti, vive in questa versione per soli archi nella trascrizione di Peter Lichtenthal. Originariamente immaginata per quartetto d'archi, ma qui proposta per ensemble d'archi, ci darà la possibilità di poter ammirare da vicino uno dei più importanti capolavori mozartiani. La compagine, diretta dal M° Alessandro Calcagnile, affronterà questa nuova versione in prima esecuzione.

Il Requiem è una composizione dal carattere suo proprio, per natura e qualità sonora dell'insieme. Possiede un colore particolare, scuro e patetico, che lo differenzia dal clima generale dell'opera di Mozart. Bisogna però dire che al momento in cui il compositore si accinse a scrivere il Requiem, erano trascorsi più di dieci anni dall'ultima sua messa, in gran parte a causa dei provvedimenti anticlericali promossi dall'imperatore Giuseppe II.

Si deve poi sottolineare che gli esempi rimastici della poca musica sacra del periodo viennese, mostrano come Mozart andasse recuperando un senso del sacro ricco di profondità e magnetismo; per di più nuovo per la società del Settecento, che lo aveva in gran parte perduto. Il discorso rientra però in una problematica più generale. Negli ultimi anni della sua vita egli sentì il bisogno di condurre una personale ricerca spirituale, che innestasse il suo genio espressivo e il suo ruolo di musicista nelle forze intellettuali della società, in quella sorta di sacralità della ragione e del progresso sociale che l'illuminismo aveva individuato.

Era un'esigenza interiore che si concretizzò nell'avvicinamento alla massoneria e a quel senso del magico e dell'occulto positivo che propagandava. È possibile che tale avvicinamento sia stato dettato anche da interesse pratico; ma è pur vero che i risultati ottenuti in ambito lavorativo Mozart li raggiunse solo grazie alle sue capacità. Non si può dubitare che la sua profondità lo condusse a una ricerca laica del sacro, che sentì ben incarnata dai principi massonici, genericamente orientati al progresso civile, alla fratellanza umana e alla virtù.

Era anche un modo per sottrarre al tempo e alla caducità la propria interiorità facendola parte di un ideale condiviso da altri, un modo per sacralizzare la propria sensibilità, ritenuta a ragione fonte di civiltà. Questo afflato all'elevazione morale e alla trascendenza è alla base, oltre che delle opere cosiddette "massoniche", anche della poca produzione religiosa degli ultimi anni. Tuttavia la sfumatura espressiva tra la produzione vicina all'ambito massonico e quella religiosa si nota ampiamente, soprattutto nel Requiem. Ingresso libero sino ad esaurimento posti.

locandina-2-aprile-2023-Bel(1)
Foto 1 di 2
Alessandro Calcagnile
Foto 2 di 2
Seguici sui nostri canali