Rincaro bollette

Come funzionano le modifiche unilaterali in bolletta e come contrastare i rincari

Come funzionano le modifiche unilaterali in bolletta e come contrastare i rincari
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L’aumento dei prezzi dell'energia è una realtà con cui le famiglie e le aziende italiane sono ormai tristemente abituate a fare i conti. Nel corso del 2022 si è assistito a una continua instabilità nei prezzi dell'elettricità e del gas a causa delle conseguenze del conflitto in Ucraina e delle fluttuazioni del costo delle materie prime. Questo stato di incertezza ha messo in ginocchio molti consumatori, che hanno dovuto affrontare bollette sempre più salate.

Ma la volatilità dei mercati energetici non è l'unica ragione che potrebbe giustificare un'improvvisa impennata dei costi delle forniture. Ci sono anche altri fattori da considerare, come l'incremento stagionale del consumo di gas nei mesi invernali e le modifiche unilaterali apportate ai contratti. Concentriamoci su queste ultime: di cosa si tratta esattamente?

In poche parole, ci riferiamo a cambiamenti apportati al contratto originale tra la società fornitrice di energia e il consumatore finale, i quali vengono comunicati tramite una notifica ufficiale tipicamente in aggiunta alla canonica bolletta. Di solito, queste variazioni riguardano le voci di spesa che impattano sull'importo complessivo delle fatture. Sono definite modifiche unilaterali perché il consumatore non può negoziare: può solo accettare le nuove condizioni (in tal caso, il consenso implicito è sufficiente) oppure rifiutarle.

In caso di disaccordo con le nuove condizioni contrattuali, ci sono due opzioni a disposizione: recedere dal contratto con il fornitore energetico attuale, oppure optare per un cambio di fornitore. Naturalmente, se la fornitura deve essere mantenuta attiva, la soluzione più semplice consiste nel passare a un nuovo operatore. La procedura di cambio non è complessa: basta richiedere al nuovo fornitore di attivare l’offerta, e sarà quest'ultimo a occuparsi di tutte le operazioni necessarie per la disattivazione del vecchio contratto e l'attivazione del nuovo, assicurando la continuità del servizio.

La scelta del nuovo fornitore energetico può essere un compito arduo, poiché il mercato libero dell’energia è vastissimo e ricco di proposte più o meno complesse. Molti consumatori, infatti, preferiscono restare fedeli al vecchio contratto per paura di prendere decisioni sbagliate. Tuttavia, grazie alle nuove tecnologie, oggi esistono servizi gratuiti che analizzano la bolletta per trovare la tariffa migliore al momento sul mercato. Un esempio è la piattaforma Switcho, che dà la possibilità di valutare facilmente le offerte luce e gas più convenienti. Questi servizi permettono anche di analizzare l'impatto economico delle modifiche unilaterali al contratto, assistendo i consumatori nell’individuare la soluzione migliore in base al proprio profilo. In questo modo, si può avere la certezza di prendere una decisione informata e di effettuare la scelta giusta, evitando il rischio di subire aumenti ingiustificati sulle bollette.

Il quadro normativo in materia di modifiche ai contratti di fornitura energetica prevede che queste siano consentite, ma solo se effettuate in modo trasparente e tempestivo, con adeguata comunicazione al consumatore delle nuove condizioni e delle modalità per recedere senza penali. Per tutelare ulteriormente le famiglie, nel 2022 il governo ha approvato il Decreto Legge Aiuti bis, il quale ha vietato fino ad aprile del 2023 cambiamenti contrattuali precedenti alla naturale scadenza. Il Decreto Milleproroghe ha in seguito esteso questo termine a giugno 2023.

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