Un dialogo tra giovani e istituzioni

Giovani Sinergie Comasche: la prima Agorà ospitata negli spazi dell'ex Tintostamperia Val Mulini

Giovani Sinergie Comasche: la prima Agorà ospitata negli spazi dell'ex Tintostamperia Val Mulini
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Si è tenuto ieri, sabato 15 aprile, presso la ex Tintostamperia Val Mulini la prima “Agorà”, l’incontro promosso dal Progetto “Giovani Sinergie Comasche” per mettere in dialogo le realtà giovanili con il territorio a partire dai rappresentanti di alcune tra le più importanti istituzioni locali.

Giovani Sinergie Comasche: la prima Agorà ospitata negli spazi dell'ex Tintostamperia Val Mulini

Il Progetto Giovani Sinergie Comasche è sostenuto da Regione Lombardia con il Bando Giovani SMART (SportMusicaARTe) e prevede il coinvolgimento di giovani nella progettazione partecipata di proposte artistiche e culturali.

L’agorà, dal greco ἀγορά, viene definita come “spazio pubblico e di riunione nelle città greche”. Il termine venne utilizzato da Omero per indicare l’assemblea: un insieme di persone che si riuniscono per prendere decisioni e dialogare su un tema comune. Proprio in questo senso è nato il format “Agorà”, una serie di momenti di condivisione e confronto con la cittadinanza su temi di interesse per i giovani, organizzato da una rete di numerose realtà giovanili comasche, tra cui Agesci Como 1 e Como 45, Associazione studentesca Sant’Abbondio, Circolo Olmo, Como Pride, Consiglio Generale degli Studenti dell’Insubria, Consulta Provinciale degli Studenti, Fridays For Future, Fuorifuoco, Legàmi, Supporto Attivo Como, Unione degli Studenti, We For The Planet, WeRoof.
Il focus del primo incontro è stato la socialità e i luoghi di aggregazione, punti di incontro intermedi tra casa e università o scuola, dove potersi confrontare con i propri coetanei, sperimentarsi in azioni di cittadinanza e sviluppare competenze utili per gli adulti del domani, spazi rari nel nostro contesto territoriale.

Per questo motivo oggi la ex Tintostamperia Val Mulini è stata trasformata in un world cafè, in cui una sessantina di persone tra giovani, operatori delle politiche giovanili e rappresentanti delle istituzioni locali, riuniti in sei tavoli di lavoro, hanno potuto confrontarsi.

 

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