L'annuncio

Aveva una divisa della Polizia in casa e la usava per commettere truffe: la Questura continua le indagini

La Polizia di Stato ha certamente bloccato il proseguo dell’attività delittuosa dell’uomo, ma vuole ancora una volta sensibilizzare i cittadini su come potersi difendere da certe tipologie di truffa

Aveva una divisa della Polizia in casa e la usava per commettere truffe: la Questura continua le indagini
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Dopo l'arresto del 35enne canturino, sorpreso a pagare il pieno di benzina con banconote false al distributore “Agip” via Ambrosoli a Como e sorpreso ad avere in casa una divisa della Polizia di Stato (che molto probabilmente utilizzava per commettere altre truffe), la Questura di Como continua nelle indagini, sensibilizza la popolazione e chiede alla cittadinanza di segnalare se si è stati oggetto di tentativi di truffa da parte del 35enne.

Aveva una divisa della Polizia in casa e la usava per commettere truffe: la Questura continua le indagini

Continuano le indagini sulle attività illecite commesse dal canturino arrestato nel pomeriggio del 12 aprile dalle volanti della Questura di Como presso il distributore “Agip” via Ambrosoli dove stava cercando di pagare il rifornimento con delle banconote false. E’ infatti emerso che l’uomo annovera un ricco curriculum di precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio, in particolare truffe.

Ed è stata la perquisizione in casa dell’uomo a far ritrovare agli agenti delle Volanti, oltre a banconote fasulle per un ammontare di quasi 21 mila euro, una divisa completa della Polizia di Stato, del tutto identica a quella in dotazione ai veri poliziotti.

Pertanto, in virtù del ritrovamento dell’uniforme, si stanno effettuando ulteriori indagini per la possibilità che l’uomo l’abbia potuta utilizzare per portare a termine truffe di ogni tipo, usando tale abbigliamento per indurre fiducia nelle vittime le quali, inconsapevolmente, trovandosi di fronte un uomo in divisa non hanno avuto dubbi sulle sue buone intenzioni.

La Polizia di Stato ha certamente bloccato il proseguo dell’attività delittuosa dell’uomo, ma vuole ancora una volta sensibilizzare i cittadini su come potersi difendere da certe tipologie di truffa.

A tal proposito è giusto sapere che raramente gli agenti di Polizia operano da soli, viene consigliato in caso sorgano dei dubbi di non esitare e chiamare il 112 NUE per segnalare la visita, anche di fronte alla persona, la quale nel caso fosse davvero un vero agente di Polizia non avrà sicuramente timore a interloquire e farsi riconoscere dai suoi colleghi della Questura di Como, contrariamente a chi invece in difficoltà, si allontanerà immediatamente dalla vostra abitazione.

Anche eventuali vittime dell’uomo arrestato o persone che siano state oggetto di tentativi di truffa, anche quando indossava la divisa, sono invitati a mettersi in contatto con la Questura per dare un ulteriore contributo alle indagini in corso.

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