Accordo frontalieri, Orsenigo (PD): "Promesse mantenute per il futuro dei lavoratori"
"Gli attuali lavoratori transfrontalieri non saranno soggetti ad alcun aumento di imposta e, in parallelo, saranno attuate misure speciali di riduzione delle tasse per proteggere gli interessi dei nostri connazionali che lavoreranno in Svizzera in futuro"
Si è chiuso, tra note positive, l'accordo sulla nuova fiscalità per i lavoratori frontalieri tra Italia e Svizzera. Un tema sul quale il consigliere regionale del Partito Democratico Angelo Orsenigo si è sempre messo in prima linea e sul quale ora può tirare un sospiro di sollievo, ma con la consapevolezza che il lavoro non è finito.
Accordo frontalieri, Orsenigo (PD): "Promesse mantenute per il futuro dei lavoratori"
“Sulla nuova fiscalità dei frontalieri finalmente si chiude un cerchio. Sono stati anni di impegno intenso per gli esponenti locali e nazionali del Partito Democratico che, spalla a spalla con le parti sociali, hanno lavorato a tutela dei lavoratori. Voglio ringraziare il senatore del Pd, Alessandro Alfieri, che più di tutti si è speso per questo risultato.
C’erano degli impegni presi in merito alla revisione dell’accordo del ‘79 e questi sono stati mantenuti: gli attuali lavoratori transfrontalieri non saranno soggetti ad alcun aumento di imposta e, in parallelo, saranno attuate misure speciali di riduzione delle tasse per proteggere gli interessi dei nostri connazionali che lavoreranno in Svizzera in futuro.
Ora il Governo trovi un’intesa rapida e definitiva con la Confederazione sullo smart working per risparmiare ai frontalieri imposte aggiuntive: va tutelato chi lavora da remoto almeno fino al 40 per cento delle ore settimanali” ha dichiarato Orsenigo.
“Le complessità del mercato del lavoro delle fasce di confine non finiscono qui però: la Lega torna a promettere Zone economiche speciali nelle province di Como e Varese. Dopo che negli scorsi anni il Consiglio regionale ha approvato diverse mie proposte di questo tipo a tutela dell’economia della provincia di Como, scade l’ora dei proclami e arriva il momento dei provvedimenti concreti.
Chiedo che Regione Lombardia si impegni a lavorare con il Governo: le zone di confine hanno bisogno di aiuto per essere competitive nei confronti della vicina Svizzera per contrastare la fuga di manodopera specializzata. Servono agevolazioni o rischiamo gravi danni al nostro tessuto economico. Facciamo presto” conclude il consigliere lariano.