Al Pronto soccorso con braccio e gamba indolenziti, basta uno sguardo dell'infermiere e lo salva dall'ictus
Così Pozzoli ha voluto ringraziare personalmente l'infermiere che gli ha salvato la vita. Lo ha prima trovato sui social e poi si è recato proprio ieri, mercoledì 14 giugno, al Pronto soccorso di Cantù per abbracciarlo di persona
Un'intuizione, da infermiere sveglio e attento, che ha salvato la vita a un uomo. Questo quanto successo domenica 4 giugno al Pronto soccorso dell'ospedale Sant'Antonio di Cantù, dove Marco Pozzoli, 49 anni, si era recato dopo aver avvertito un dolore a braccio e gamba destri. A Roberto Morganti, infermiere che era al triage, è bastato uno sguardo: "Preparatemi la sala C!".
Al Pronto soccorso con il braccio indolenzito, basta uno sguardo dell'infermiere e lo salva dall'ictus
Una storia a lieto fine quella di Marco Pozzoli che domenica 4 giugno 2023 si era recato al Pronto soccorso per via di un insistente dolore sia al braccio che alla gamba destra. Un campanello d'allarme, il principio di un ictus che l'infermiere al triage dell'ospedale di Cantù, Roberto Morganti, ha subito identificato come tale.
Un intervento tempestivo che ha permesso a Pozzoli di sottoporsi a una tac e poi di trasferirsi immediatamente al Sant'Anna di San Fermo della Battaglia. Lì un'altra tac e poi le cure fino a venerdì scorso quando poi è stato dimesso.
Il ringraziamento all'infermiere
Così Pozzoli ha voluto ringraziare personalmente l'infermiere che gli ha salvato la vita, Roberto Morganti. Lo ha prima trovato sui social e poi si è recato proprio ieri, mercoledì 14 giugno, al Pronto soccorso di Cantù per abbracciarlo di persona.