Pd Cantù critiche al bilancio comunale
Dure le osservazioni al documento finanziario approvato dall'Amministrazione comunale.
Pd Cantù critiche al documento finanziario approvato dall'Amministrazione comunale.
Pd Cantù attacca la Giunta Arosio
"Un bilancio che solo in apparenza appare timido e di transizione, ma che in effetti fa prevedere una linea politica molto preoccupante". Così il capogruppo del Partito democratico Filippo Di Gregorio ha definito il documento finanziario approvato ieri sera in Consiglio comunale dall'Amministrazione Arosio. Al termine della discussione sul preventivo triennale il Partito democratico ha così votato contro l’approvazione per i motivi seguenti.
I motivi del "no"
Alla base del voto contrario ci sono questi punti, ha dichiarato Di Gregorio. "Non ha minimamente preso in considerazione le implicazioni che sono insite nello sviluppo futuro delle tendenze demografiche della società canturina. Ma anzi a queste tendenze ha deciso di non rivolgere mai la propria attenzione. Perché, se così fosse, sarebbe obbligata a ripensarsi e a rimeditare la propria impostazione, la propria base ideologica persino. La società cittadina è proiettata in una fase di progressivo invecchiamento. Quindi in una condizione finanziaria sempre più precaria e deficitaria. Una classe dirigente degna di questo nome si interrogherebbe oggi, e qui, su cosa serve alla società di Cantù, di cosa essa necessita per arginare questa fase di progressivo invecchiamento. Il che non sta avvenendo.
Il secondo motivo
"In questo bilancio troviamo l’autogoal dell’attuale maggioranza. Cioè la decisione incomprensibile di non rispettare gli impegni elettorali assunti con i cittadini canturini, che forse anche a causa di questi impegni li hanno votati: portare l’esenzione Irpef dai 15 ai 17 mila euro. Abbiamo rammentato che l’attuale maggioranza si è imposta di fatto con trecento voti netti di distanza dalla concorrente. E forse proprio questo aspetto programmatico potrebbe aver convinto quei trecento elettori a votare per la destra, anziché per chi l’Irpef l’aveva introdotta nella vita dei cittadini canturini.
Il terzo motivo
"Abbiamo trovato, nelle spese di missione, una sostanziale invarianza delle spese per ordine pubblico e sicurezza. Da 1 milione 559 mila 155 euro del 2018 si passa a 1 milione 529 mila 374 euro nel 2020. Anzi, le spese si riducono di circa 30 mila euro. Un brutto segnale per l’amministrazione, che aveva puntato tutto sulla sicurezza. Si spiega così anche il vero dato politico di questo primo frammento di amministrazione della destra cittadina. Ovvero la sostanziale irrilevanza delle sue politiche fatte di proclami, che non scalfiscono minimamente il fenomeno della micro criminalità nella città di Cantù. Inoltre, abbiamo registrato una riduzione delle spese per i servizi generali di gestione. Si va dai 7 milioni e 325 mila, 653 euro nel 2018 a una riduzione di oltre 600 mila euro nel 2020. Non si capisce a cosa e a quale risparmio nella gestione generale, se non per una riduzione del personale. Infatti, nonostante le tanto proclamate dichiarazioni di lotta al crimine e le promesse di investire nell'assunzione di vigili di polizia da schierare in città, nel prossimi tre anni non sarà assunto alcun vigile, ma altre figure professionali.
Il quarto motivo
"Le spese di missione invece in cui avviene il maggior taglio nel triennio riguardano, incredibile a dirsi, le spese per Istruzione e diritto allo studio. A fronte di 3 milioni, 703 mila 173 euro nel 2018 si passa a 2 milioni 628 mila 673 euro nel 2010. Il taglio è di 1 milione 74 mila 500 euro. Si tratta del 29 % in meno in tre anni. Un vero salasso. E questo, se andiamo a valutare il combinato disposto di una riduzione minima delle spese per la sicurezza, con una taglio tanto azzardato per il diritto allo studio, ci presenta un quadro triste, preoccupante, di come si vuole governare Cantù negli anni a venire. Nelle scuole, e solo nelle scuole, è il luogo in cui si potrebbe agire con interventi di prevenzione, proprio al fine di rendere più sicura la nostra città, più a misura di bambino e quindi più sicura. Ma se proprio nelle scuole noi troviamo il massimo risparmio previsto da questa amministrazione, ci domandiamo con quali risorse la politica cittadina ha intenzione di battere i fenomeni di emarginazione, marginalizzazione sociale, impoverimento culturale che sono alla base del proliferare della microcriminalità.
Il quinto motivo
"Per concludere, valutiamo il capitolo delle spese per investimenti che il Comune ha in animo di sviluppare nel triennio 2018-20. Ebbene, vediamo che queste spese per investimenti in fondo capitale decresceranno, nel triennio, da 5 milioni 22 mila euro del 2018 a 3 milioni 431 mila euro nel 2020. Non è un buon segnale, e ci fa pensare a una politica che ha scarsa attenzione alla prospettiva futura, ma è molto impegnata a gestire il corrente, una politica che naviga a vista.
In conclusione
"Siamo quindi alla dissociazione tra proclami e concreta attività amministrativa: si dice una cosa e se ne fa un’altra. Un gesto di ambiguità politica e di conservatorismo amministrativo, che non fa bene alla nostra città, che avrebbe bisogno invece di coraggio e di uno sguardo rivolto in avanti".