È tutto pronto per il LacMus, il festival internazionale di musica del Lago di Como
Il concerto metterà a confronto le Sonate per violoncello e pianoforte di Chopin e Rachmaninov: due pagine legate a doppio filo l’una all’altra
La settima edizione di LacMus, il Festival internazionale di musica a Tremezzina, sul Lago di Como, prenderà avvio a Villa del Balbianello a Lenno, giovedì 6 luglio alle 21.
È tutto pronto per il LacMus, il festival internazionale di musica del Lago di Como
“Great Romantic Cello Sonatas” è il titolo del programma cameristico, che vedrà protagonisti il direttore artistico di LacMus Festival, Louis Lortie, e un giovane e talentuoso violoncellista coreano, Jaemin Han, risultato il più giovane vincitore nella storia del prestigioso Concorso Enescu. Il concerto metterà a confronto le Sonate per violoncello e pianoforte di Chopin e Rachmaninov: due pagine legate a doppio filo l’una all’altra, poiché la seconda è quasi una lettera d’amore alla prima, di cui riprende i ruoli — il piano tumultuoso, il violoncello lirico —, la forma in quattro tempi presentati nello stesso ordine, e perfino la tonalità di sol minore. Ciascuna sonata sarà preceduta da un breve pezzo per pianoforte di György Ligeti, in cui l’autore ungherese si focalizza su un problema di tecnica pianistica, ma appare allo stesso tempo teso a recuperare sonorità romantiche, echi di un mondo ormai scomparso.
A legare fra loro i tre compositori - il polacco Chopin, il russo Rachmaninov e l’ungherese Ligeti - è il leitmotiv che percorre tutto il cartellone di LacMus 2023: l’esilio, la lontananza dalla propria patria. Come ogni anno, il Festival non dimentica inoltre i più importanti anniversari della storia della musica: quest’anno ricorrono appunto i cento anni dalla nascita di Ligeti e i centocinquanta da quella di Rachmaninov.
Il concerto
Ad aprire la serata sarà una breve pagina di Ligeti, Musica ricercata n. 7 per solo pianoforte, che fa parte di una suite di undici brani, composti tra il 1951 ed il 1953. In ciascuno di questi pezzi Ligeti inizia dalla nota La, per aumentare progressivamente, pagina dopo pagina, il numero delle altezze utilizzate, fino a considerare le dodici note della scala cromatica. Al contempo, ogni pezzo si concentra su un aspetto della tecnica pianistica. Nel n. 7, che reca l’indicazione di Cantabile, molto legato, è richiesta all’interprete una grande indipendenza delle mani, poiché alla sinistra è affidato un ostinato ritmicamente autonomo rispetto alla melodia della mano destra, di sapore popolare.
Il violoncello entra poi in scena con la Sonata in sol minore op. 65 di Chopin. Un’opera che splende nel catalogo chopiniano come una gemma rara, dal momento che l’autore dichiarò più volte di non sentirsi a proprio agio se non scrivendo per lo strumento del quale era anche un eccellente interprete, il pianoforte. A sedurlo fu certamente la natura lirica del violoncello, ma anche l’amicizia con il primo interprete e dedicatario della Sonata, il violoncellista Auguste Franchomme. La Sonata in sol minore è una delle ultime composizioni scritte da Chopin: fu completata dopo mille ripensamenti nel 1847 e fu eseguita dall’autore nel suo ultimo concerto pubblico, a Parigi il 16 febbraio 1848. Articolata in quattro movimenti, si caratterizza per il dialogo incandescente dei due strumenti, che enunciano in modo quasi rapsodico i diversi temi, ora eroici, ora malinconici, ora teneri e luminosi.
La seconda parte del concerto si apre nuovamente con Ligeti e il suo Studio n. 13 (dal Libro II) per pianoforte, L’escalier du diable. Il Libro II degli Studi – che proseguono la tradizione illustre tracciata da autori come Chopin e Debussy - appartiene al periodo 1988-1994 e L’escalier du diable è probabilmente il pezzo più noto, considerato oggi una delle vette della letteratura virtuosistica per pianoforte del Novecento. Si tratta di una toccata di difficoltà trascendentale, caratterizzata da un disegno di scala cromatica che sfocia poi in una sorta di rintocco di campane, dislocato in diverse regioni della tastiera.
Il programma si conclude con la Sonata in sol minore op. 19 per violoncello e pianoforte di Rachmaninov. Composizione di notevoli proporzioni, sia strutturali (è formata da quattro ampi movimenti) sia tecnico-musicali, nasce nel 1901. Il ventottenne Rachmaninov lavora nel frattempo al Concerto per pianoforte n. 2 e questo lavoro influenza l'opera 19; al pianoforte è chiesto uno sforzo titanico, come se si trattasse di una partitura solistica, e al violoncello si richiede un suono orchestrale. Maggiore e minore, luci e ombre, lirismo ed eroismo si intrecciano in questa pagina appassionata, certamente debitrice del modello di Chopin, cui evidentemente si ispira.
Gli artisti
Da oltre tre decenni il pianista franco-canadese Louis Lortie si esibisce in tutto il mondo, acclamato per la sua poliedricità. Appare in sale da concerto e festival prestigiosi, fra cui la Wigmore Hall di Londra, la Philharmonie de Paris, la Carnegie Hall, il Beethovenfest di Bonn. Negli ultimi anni ha realizzato l’intero ciclo delle Sonate di Beethoven registrate in video e trasmesse da Medici TV.
La sua trentennale collaborazione con Chandos Records ha dato luogo a un catalogo di più di 45 incisioni, spaziando da Mozart a Stravinsky. In duo con Hélène Mercier ha registrato l’integrale delle opere per due pianoforti di Rachmaninov. Louis Lortie è co-fondatore e direttore artistico del LacMus Festival.
Nato nella Corea del Sud nel 2006, Jaemin Han si è segnalato all’attenzione del mondo musicale internazionale nel 2021 quando, a soli 15 anni, è risultato il più giovane vincitore nella storia del Concorso Enescu. Violoncellista comunicativo ed energico, ha condotto nella scorsa stagione una tournée trionfale nel suo Paese e in Nuova Zelanda, eseguendo il Concerto di Dvořák. Han non è però solo un rigoroso interprete del repertorio colto: adora improvvisare al violoncello, ascolta musica jazz e, nel tempo libero, si scatena sui campi di calcio, sport per il quale nutre una vera passione.
Informazioni
LacMus Festival è organizzato da Associazione Musicale e Culturale Ars Aeterna Ets. Il concerto si svolgerà all’aperto e avrà una durata di circa 75 minuti. La biglietteria aprirà un’ora prima del concerto, mentre l’ingresso dai varchi di accesso sarà consentito venti minuti prima dell’inizio. I biglietti sono acquistabili anche su www.lacmusfestival.com.
Tariffe: Loggia: € 60,00 + commissioni (posto a sedere con piena visibilità) / Giardino: € 30,00 + commissioni (posto a sedere con solo ascolto del concerto dal giardino della villa). Il biglietto
comprende l’ingresso ai giardini della villa.
Accessibilità:
La Villa è accessibile a piedi percorrendo il sentiero che parte da Via degli Artigiani a Lenno (tempo di percorrenza: 20 min circa). È inoltre possibile raggiungere la Villa via lago, con Taxi-Boat a pagamento, in partenza dal Pontile del Lido di Lenno. Saranno disponibili due imbarcazioni che effettueranno più viaggi tra le ore 20 e le 20.30. Costo: € 16,00 A/R da pagare all’imbarco. Terminato il concerto, i Taxi- Boat riprenderanno le corse per riportare gli spettatori a Lenno. In Via degli Artigiani a Lenno è disponibile un ampio parcheggio gratuito per le auto. In caso di maltempo il concerto si svolgerà presso l’Auditorium dell’Istituto Comprensivo Statale della Tremezzina in località Ossuccio.