Al via il Lecco Film Fest, ma è già un successo
Monsignor Milani: "Questo festival non è di qualcuno. E di una città, di un territorio, degli appassionati di cinema. Sarebbe davvero bello che grazie al Festival si rafforzassero i legami di comunità"
E' appena iniziato ma, fedele al suo motto, ha già iniziato a stupire. Stiamo parlando del Lecco Film Fest, il festival cinematografico organizzato dalla Fondazione Ente dello Spettacolo e promosso da Confindustria Lecco e Sondrio che è stato inaugurato nel tardo pomeriggio di oggi, mercoledì 5 luglio 2023 e che proseguirà sino a domenica puntando i fari degli amanti della settima arte sulla città di Lecco.
Al via il Lecco Film Fest, ma è già un successo
Una manifestazione dal respiro che va ben al di là dei confini Lecchesi il cui nastro è stato tagliato con un affollato incontro che si è svolto nel chiostro della canonica di Lecco, all'ombra del matitone e fronte lago in piazza Cermenati.
A fare gli onori di casa il prevosto di Lecco e presidente di Fondazione Ente dello Spettacolo Monsignor Davide Milani che insieme al numero uno degli industriali lecchesi e valtellinesi Plinio Agostoni ha accolto i tanti, tantissimi presenti.
Pubblico e ospiti delle grandi occasioni per il taglio del nastro del Lecco Film Fest
Rappresentanti del mondo amministrativo, politico, istituzionale, imprenditoriale e del terzo settore, volontari, cittadini: nessuno è voluto mancare nella consapevolezza che quello offerto dal Lecco Film Fest è un palcoscenico prestigioso per tutto il territorio. "E' una delle poche iniziative che porta Lecco sulla ribalta nazionale e internazionale" ha ricordato convintamente il presidente Agostoni. C'era il prefetto di Lecco Sergio Pomponio, non sono mancati il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni e l'assessore alla Cultura Simona Piazza. Presenti il presidente della Camera di Commercio Marco Galimberti e il vicepresidente Lorenzo Riva (che per primo, in qualità di presidente di Confindustria, scommesse sul festival). In prima fila anche il sottosegretario Regionale Mauro Piazza e la presidente della Fondazione Comunitaria Lecchese Maria Grazia Nasazzi.
Prezioso il contributo di Velasco Vitali, autore del manifesto del Festival che ne ha raccontato la genesi.
Ancora più ricco e articolato l'intervento dell'ospite d'onore Piera Detassis, presidente dell’Accademia del Cinema Italiano - David di Donatello che, dialogando con la curatrice del Lecco Film Fest Angela D'Arrigo ha accompagnanto il numeroso e attento pubblico con una personale introduzione sui temi e lo spirito di un festival come quello di Lecco.
Ma prima di lasciare spazio ai super ospiti Don Milani e il presidente Agostoni hanno voluto ringraziare quanti, in questi anni, hanno appoggiato il festival rendendo la manifestazione un appuntamento sempre più prestigioso e apprezzato.
Don Milani: "Cinema strumento per stupirci e spezzare il circolo vizioso"
"Il Lecco Film Fest è figlio della pandemia ed è nato per dare un senso e una occasione alla voglia di ritrovarsi insieme. Con Confindustria ci siamo trovati subito sulla stessa lunghezza d'onda per perseguire questo obiettivo. Ma Fondazione Ente dello Spettacolo e l'associazione Industriali avrebbero potuto fare ben poco se non avessero avuto il supporto delle istituzioni come Comune, Provincia e Regione, senza la Fondazione Cariplo e la Camera di Commercio. Senza i numerosi sponsor. Senza la Conferenza Episcopale Italiana, l'Università Cattolica e Fondazione Comunitaria del Lecchese" ha sottolineato il prevosto.
"Il bellissimo titolo di quest'anno, Ridestare lo stupore non è frutto della nostra creatività, ma ce lo ha consegnato Papa Francesco. Lo ha detto proprio a noi di Fondazione Ente Spettacolo. Il Cinema ha una grande potenza e un grande valore in questo periodo di crisi causata non solo dalla guerra e dall'economia, ma da un circolo vizioso dal quale l'umanità non riesce a uscire. Lavoriamo e spendiamo denaro, e spesso viviamo nella paura. Per rompere questo circolo dobbiamo stupirci e il la settima arte ci può dare questa possibilità perché ci aiuta a rileggere la nostra esperienza. Lo faremo queste sere con grandi titoli e grandi autori che ci spingeranno a porci delle domande. Questo festival non è di qualcuno. - ha concluso Monsignor Milani - E' di una città, di un territorio, degli appassionati di cinema. Sarebbe davvero bello che grazie al Festival si rafforzassero i legami di comunità".
Agostoni: "Fare economia oggi non può precidere dal Fare Cultura
"Oggi qui vediamo una potente sintesi della Comunità che si stringe intorno al Cinema - ha aggiunto il presidente Agostoni - Stupore significa conoscenza e la conoscenza è un modo di interpretare la realtà".
"Tutto questo ha anche a che fare con il ruolo dell’imprenditore che impatta necessariamente con il sistema valoriale. Basti pensare al tema dell'educazione dei giovani, al rispetto e alla cura dell’ambiente, delle persone, del rapporto lavoro- famiglia- tempo libero, della realizzazione personale attraverso la propria occupazione: tutti temi cari al mondo imprenditoriale. Fare economia oggi non può prescindere dal fare e dal confrontarsi con la cultura".