L'evento

Festa dell'Unità: tre giorni di incontri, dibattiti, musica e buon cibo

Il programma prevede l’apertura della festa nel tardo pomeriggio di venerdì 28 luglio e il primo evento alle 21

Festa dell'Unità: tre giorni di incontri, dibattiti, musica e buon cibo
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Torna la Festa de l’Unità organizzata dalla federazione provinciale di Como del Partito Democratico. Si terrà nelle serate di venerdì 28 e sabato 29 e tutta la giornata di domenica 30 luglio al Parco del Bersagliere di Cantù.

Festa dell'Unità: tre giorni di incontri, dibattiti, musica e buon cibo

Tre giorni di incontri, dibattiti, musica, buon cibo, ma soprattutto, come sempre tanti ospiti. Sarà l’occasione per incontrarsi, scambiare due chiacchiere in compagnia, ma anche per informarsi e riflettere su tematiche di attualità.

Il programma prevede l’apertura della festa nel tardo pomeriggio di venerdì e il primo evento, invece, alle 21. Si parlerà di “Lavoro e Dignità” con la deputata e responsabile del Lavoro Maria Cecilia Guerra, la capogruppo del PD alla Camera Chiara Braga, la deputata e membro della Commissione Bilancio Silvia Roggiani e Cristina Maranesi del Coordinamento Regionale Donne del PD. Introdurrà il segretario provinciale Federico Broggi e modererà il giornalista de La Provincia di Como Enrico Marletta.

Sabato alle 18.30 sarà la volta de “La società in continua evoluzione: quali scenari futuri?”. Interverranno Giovanni Battista Magnoli Bocchi, autore del libro “Il Mito del Progresso”, Marina Consonno, presidente Acli Como, il senatore Alessandro Alfieri, il giornalista ed ex capogruppo del PD Regionale Fabio Pizzul e Tommaso Fasola, operatore sociale e coordinatore del circolo di Senna Comasco. Coordinerà il consigliere regionale Angelo Orsenigo. Seguirà un omaggio ai grandi cantautori con la musica live dei “Fleurs di Pesco”.

Domenica alle 10 è in programma l’incontro con gli amministratori, alla presenza dei sindaci Andrea Furegato di Lodi, Fabio Bergamaschi di Crema e Sara Bettinelli di Inveruno, oltre a Federico Broggi e Angelo Orsenigo. Coordina la vice segretaria provinciale Andreé Cesareo. Seguirà il pranzo dalle 13. La sera, invece, dalle 20.30, ancora spazio alla musica con “Gli amici di Fusaro”.

Non mancherà l’arte, con la mostra delle opere di Shamsia Hassani “Strade Parallele”, visitabile per tutto l’arco della festa.

Non solo festa, ma anche solidarietà

Quest’anno, però, all’intrattenimento, il Partito Democratico ha voluto unire la solidarietà, sostenendo un’importante causa. Per tutto l’arco della festa, donando un euro alla cassa del ristorante a ogni ordine effettuato, sarà possibile, infatti, contribuire alla riapertura di Cucine Popolari Cesena.

Una realtà tanto particolare quanto bella ed estremamente umana: non è una mensa, non è un ristorante, non ci sono posate e piatti di carta ma tovaglie di stoffa, stoviglie di ceramica, bicchieri di vetro. Non si sceglie un menù. E’ come se si fosse ad un pranzo tra amici o parenti e si mangia tutti lo stesso cibo. Non si prenotano i posti e, cosa, più importante, nessuno mangia solo. Ci si siede accanto a chi capita e attorno al tavolo nascono conversazioni. Così, prima o poi, chi frequenta il luogo inizia a conoscersi.

Lo scopo di Cucine Popolari Cesena è sfamare chi ha bisogno di cibo e relazioni umane. Attorno alla tavola si riuniscono persone delle più disparate provenienze, per condividere lo stesso pasto: poveri, studenti, professionisti, pensionati, ricchi, senza tetto, persone sole, italiani e stranieri. Chi non può permetterselo siederà alla tavola e mangerà gratuitamente. Chi può offre qualcosa e contribuisce al pasto di chi non può.

Un luogo di inclusione che però, purtroppo, come tanti, è stato vittima dell’alluvione che ha colpito la Romagna. La struttura si è completamente allagata e resta tutt’ora inagibile.

Per la grande importanza sociale che riveste, il Partito Democratico si augura possa riaprire al più presto, tornando a offrire pasti caldi a chi ne ha bisogno, ma anche relazioni, amicizie e legami. Per questo motivo ha deciso di sostenere il progetto durante la Festa de l’Unità. Basta un piccolo gesto, un euro per pasto, per dare un importante contributo a una causa speciale.

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