Storie sotto l'ombrellone

Il volontariato e le sue emozioni si raccontano nel primo libro dell’albavillese Orietta Cigardi

Il Giornale di Erba regala ai lettori di primacomo.it le più belle storie raccontate nel corso del 2023 sulle pagine del nostro settimanale

Il volontariato e le sue emozioni si raccontano nel primo libro dell’albavillese Orietta Cigardi
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Il volontariato e le sue esperienze, le sue emozioni; i volti e i ricordi degli anziani, passeggeri sul «treno della vita» sono i protagonisti del primo libro dell’albavillese Orietta Cigardi. Ex impiegata dell’ufficio Anagrafe del Comune, la donna, volontaria da oltre dieci anni presso la Rsa "Karol Wojtyla" di Ponte Lambro, ha messo nero su bianco storie, ricordi, emozioni, degli anziani che assiste alla struttura residenziale.

Il volontariato e le sue emozioni si raccontano nel primo libro dell’albavillese Orietta Cigardi

Un’iniziativa che, spiega Cigardi, è nata dal desiderio di valorizzare l’importanza di una fase della vita che spesso è dimenticata, bistrattata o rifiutata: la vecchiaia.

"Ho lavorato in Comune ad Albavilla fino al 2001, ma ho sempre desiderato impegnarmi nel mondo del volontariato - spiega - Ho finalmente esaudito questo desiderio nel 2013, quando mia mamma, non più autosufficiente, è stata ricoverata alla Rsa di Ponte Lambro. Lì ho cominciato: dapprima facendo attività di animazione per gli anziani ospiti della struttura, poi ho intrapreso alcuni corsi per imboccare le persone non autosufficienti, e così ho avuto modo di interagire con loro in modo più diretto".

Un’esperienza che, racconta ancora Cigardi, le ha permesso di comunicare in modo diretto con gli anziani ospiti. A parole, o a gesti, che a volte erano persino più efficaci delle parole stesse.

"Con chi riesce ancora a parlare, si interagisce a parole - spiega - Ma con chi non ha più magari la parola, si comunica lo stesso: a volte persino meglio. Così è nato “Il treno delle primavere”, il mio libro: volevo che il tema della vecchiaia, a volte rifiutato, fosse valorizzato, considerato un grande privilegio. Io stessa, fino a qualche anno fa, rifiutavo l’idea di invecchiare: ma va considerato un privilegio che non tutti hanno. Gli acciacchi, le rughe, i segni, vanno portati con orgoglio: sono i simboli del tempo e della saggezza".

"Il treno delle primavere" è il titolo del libro, a richiamare proprio le stagioni della vita e la stessa vita che, come un treno, passa lungo le rotaie, con persone che ne salgono e scendono.

"Nella copertina c'è un treno che passa sulle rotaie con al ciglio alberi di pesco, emblema della primavera - spiega Cigardi - Il treno non va verso di noi, ma verso l’infinito: questa immagine mi è nata in testa un giorno, guardando dalla finestra della Rsa. Proprio sotto passano i treni, così ho pensato: questa struttura si può paragonare a un treno, con persone che salgono, e altrettante, che purtroppo, scendono. Così ho cominciato a raccontare".

Anche la struttura del libro è articolata in «stagioni»: le stagioni della vita e quelle presso la residenza di Ponte Lambro.

"Nel libro si inizia da gennaio: per mesi, ho interagito con una trentina di ospiti, prendendo appunti di aneddoti, storie, pensieri meravigliosi - continua Cigardi - Capitolo per capitolo sono raccontate e arricchite con le sensazioni che provavo in quei momenti. Ho ritenuto importante dedicare anche parole allo staff di infermieri, oss, medici: una missione, più che un mestiere. Per la stesura ho impiegato un po’, circa un paio d’anni - aggiunge - Ma ho voluto informarmi accuratamente e fare ricerche. Per me, “Il treno delle primavere” è un diario, ma ancora di più un'autobiografia della sensibilità, della loro, compresa la mia: mi ci ritrovavo, in loro, mi ci vedevo e mi immaginavo sperando di avere la possibilità di trasmettere questa parte della mia vita".

Il messaggio del libro, focalizzato sugli anziani, è anche quindi il diario di un’esperienza, quella del volontariato, illuminante per l’autrice.

"Sono soddisfatta del risultato: il messaggio che voglio divulgare è di apprezzare le persone anziane: mi hanno arricchito tantissimo e rivoluzionato la mia sensibilità - commenta - Mi hanno aperto gli occhi su tante cose: soprattutto chi non parlava. Ricordo una signora, fine, cordiale, che non parlava, mangiava come un uccellino. Quando mi abbassavo per chiederle se stesse bene appoggiava la testa al braccio come senso di contatto che per lei era una sicurezza. Gesti meravigliosi che aprono un mondo. Per me rileggere questo libro e ripercorrere certi momenti è una grande emozione e sono contenta che anche altri possano conoscere queste meravigliose perle che i nostri anziani ci trasmettono".

Il libro di Orietta Cigardi è stato pubblicato da Elpo Edizioni ed è disponibile per l’acquisto su tutte le librerie online. Cigardi non ha intenzione di fermarsi qui:

"Ho in cantiere un altro libro, che stiamo realizzando con l’insegnante Melania Rossini: sarà a tema Bollettone...", conclude.

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