Associazione genitori in viaggio dai terremotati STORIE DEL 2017

Il Giornale di Olgiate regala ai lettori di Giornaledicomo.it le più belle storie raccontate nel corso del 2017 sulle pagine del nostro settimanale.

Associazione genitori in viaggio dai terremotati STORIE DEL 2017
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(Olgiate Comasco) Sabato 3 giugno, ore 4.15. Partenza. Direzione Pieve Torina (Macerata). Viaggio organizzato dall’associazione genitori "La Lanterna". La delegazione olgiatese è composta dai soci Elisabetta Perelli (presidente del sodalizio), Matteo Molinari, Marcella Minervini e Davide Riggi. Presenti anche Pietro Carugati dell’impresa "Carugati Costruzioni" e Domenico Riitano dell’omonima ditta edile che mettono a disposizione auto e furgone. C’è pure il Giornale di Olgiate.

In viaggio dai terremotati

Carichi di materiale da donare all’istituto comprensivo "Monsignor Paoletti". Il terremoto dello scorso autunno ha cacciato alunni e docenti dalle loro scuole. E’ per loro che "La Lanterna" si è messa in testa di andare fino in fondo. Quasi 3.000 quaderni, molti dei quali con la prima pagina decorata e dedicata dai piccoli olgiatesi per i coetanei terremotati. E poi 1.200 tra penne e matite, 528 rotoli di nastro adesivo, 30 scatole di pennarelli e altrettante di pastelli, 50 temperini, 50 gomme per cancellare e decine tra forbici, confezioni di colla, righelli, album da disegno, raccoglitori ad anelli. E ancora: 644,55 euro donati da bimbi e genitori della primaria di Beregazzo con Figliaro. Scatto spontaneo di solidarietà. Voglia di stringere amicizia. Mesi di contatti tra Olgiate e Pieve Torina. Impegno condiviso dalla primaria di via San Gerardo a Olgiate, dal plesso di Beregazzo con Figliaro e dalla scuola dell’infanzia olgiatese di via Repubblica.

Il racconto del viaggio

Voglia di arrivare. Il viaggio fila liscio come l’olio. L’alba. Una rapida sosta per un caffè. A metà mattina, pochi minuti prima dell’intervallo scolastico, siamo a Pieve Torina. Impossibile non notare l’insegna della caserma dei Carabinieri: l’unica cosa rimasta in piedi nella metamorfosi da edificio a macerie. La scuola è a due passi, a ridosso di una stradina che porta a un centro sportivo. Le aule, divise da pannelli di legno, sono proprio lì, minuscole, raccolte sotto una tensostruttura. Campo sportivo da mesi "sfrattato": priorità alle lezioni. I ragazzi escono. Aiutano a scaricare il materiale. Catena umana efficacissima. Il terremoto da raccontare senza restare con le mani in mano. Sogni da ricostruire. Si gettano le basi di un gemellaggio informale tra "La Lanterna" e la scuola marchigiana. Emozioni che si sedimentano in fretta, allargando la visita al borgo di Camerino. Dove gli unici incontri sono con due Alpini, qualche rondine e i pesci rossi di una grande fontana.

Pensieri e impressioni

"Esperienza molto positiva, vedendo da vicino cosa significa il terremoto e quanto è combattivo chi abbiamo incontrato - tira le somme Elisabetta Perelli - Mi ha fatto effetto vedere le case distrutte o inagibili, anche a Camerino. Una rocca bellissima... Resteremo in contatto con l’istituto di Pieve Torina, a settembre verificheremo se la scuola provvisoria sarà stata realizzata. Sarebbe bello fare una sorta di gemellaggio". La presidente snocciola ringraziamenti. "Alla scuola dell’infanzia di via Repubblica, alle primarie di via San Gerardo e di Beregazzo, ai rappresentanti e ai genitori, ai bambini, a “Giocartoleria” Bottinelli di Olgiate, “Gatti e Vanoni” di Gazzada, “Prexim2” di Villa Guardia e “Comet” di Concagno, a Matteo Taiana della “Tessitura Taiana” di Olgiate, al dirigente scolastico Cosimo Capogrosso e al Giornale di Olgiate per l’aiuto e il sostegno costante, a Domenico Riitano per aver messo a disposizione il furgone, a Pietro titolare dell’impresa “Carugati” per aver reso disponibile il magazzino, a Matteo, Marcella, Pietro, Davide, Nicola, Massimo e Domenico: compagni di viaggio di questa bella avventura". Matteo Molinari esterna emozioni: "Il 3 giugno 2017 è una data che ricorderò tutta la vita. L’iniziativa che ci ha portato a Pieve Torina mi ha dato la consapevolezza del grande cuore degli olgiatesi ma sopratutto del grande aiuto che hanno bisogno i nostri amici marchigiani. Girare per il loro paese, un paese fantasma, in un’atmosfera surreale, dove il tempo si è fermato alle 7.40 del 30 ottobre, mi fa capire quali sono le nostre reali priorità. I nostri amici, legati alla loro terra, non chiedono niente, solo di non fare morire il loro paese. Mentre le istituzioni si perdono in promesse e nella burocrazia, sta a noi dare un segno di solidarietà. Basta poco, per loro è molto".

(Giornale di Olgiate, sabato 9 giugno)

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