Pool Libertas Cantù: finisce 3 a 1 l'allenamento congiunto con la Conad Reggio Emilia
"Abbiamo la coperta un po' corta e in alcune situazioni dobbiamo essere bravi ad allungarla: quando ci concentravamo nel migliorare alcuni aspetti, ne tralasciavamo altri"
Terzo allenamento congiunto per il Pool Libertas Cantù, e per la prima volta in questa preseason affronta un'avversaria di pari categoria, la Conad Reggio Emilia, imponendosi per 3-1.
La cronaca
Coach Francesco Denora parte con Matteo Pedron al palleggio, Kristian Gamba opposto, Lorenzo Magliano e Giuseppe Ottaviani schiacciatori, Dario Monguzzi e Jonas Aguenier centrali, e Matteo Picchio libero. Nel corso dell'allenamento congiunto l'allenatore canturino ha provato quasi tutti i giocatori a sua disposizione, ottenendo buone risposte da tutti.
L'inizio del primo set è in equilibrio, poi il Pool Libertas allunga (10-13, 12-17, 14-20); nel finale la Conad recupera (20-23), ma non riesce a sorpassare: chiude un errore di Guerrini (21-25). Anche il secondo parziale inizia con le squadre in equilibrio, poi Cantù alza il muro e va via (5-9, 6-11); Reggio Emilia rimonta e pareggia a quota 13; i canturini provano di nuovo a scappare (13-16, 14-18, 16-23), e la fuga si conclude con un attacco di Gamba (19-25). Nel terzo set gli ospiti partono subito forte (0-4, 4-9, 6-12); i reggiani rosicchiano qualche punto (9-12); i lombardi riprendono a macinare gioco (11-17, 13-18, 15-22); i padroni di casa recuperano nel finale (19-24), ma un errore al servizio di Gasparini chiude tutto (19-25). Nel quarto parziale è la Conad a lanciarsi avanti (6-3, 13-8); il Pool Libertas lotta ma non riesce a ricucire lo strappo; chiude un attacco di Volpe (25-19).
Il commento di coach Denora
“Ci sono state indicazioni importanti – commenta coach Francesco Denora – Questa è stata la nostra prima gara contro una formazione di Serie A2, e abbiamo cercato di sfruttarla al massimo. Abbiamo la coperta un po' corta e in alcune situazioni dobbiamo essere bravi ad allungarla: quando ci concentravamo nel migliorare alcuni aspetti, ne tralasciavamo altri; quando aggiustavamo i secondi, ne peggioravano di terzi, e così via. Dobbiamo quindi lavorare in questo verso. Peccato per il quarto set, in cui abbiamo fatto qualche errore di gioventù, ma non dovevamo lasciare andare l'entusiasmo”.