La cultura “motore” strategico delle nostre città
Il consigliere regionale Sergio Gaddi: "Più coordinamento tra le tante realtà attive sui territori"
Bellezza e conoscenza come prestigiosi biglietti da visita ma anche filiere produttive di fondamentale importanza strategica.
Gaddi: "La cultura è il motore fondamentale per il nostro Paese"
È questo il tema degli “Stati generali della cultura” promossi dal quotidiano “Il Sole 24 Ore” a Milano e Torino con esperti del settore, stakeholders privati e rappresentanti istituzionali.
"Lo scorso 13 settembre, a Milano, si è certificato, semmai ce ne fosse ancora bisogno, che la cultura è il motore fondamentale per il nostro Paese", dice Sergio Gaddi, consigliere regionale, componente dell’Assemblea Nazionale Unesco, nonché curatore di mostre, critico d’arte e divulgatore.
Gaddi ha preso parte ai panel tematici promossi dal “Sole” al Castello Sforzesco e ha rilevato il ruolo all’avanguardia della propria esperienza di curatore, a vent’anni dall’avvio del progetto “Grandi mostre” a Villa Olmo di Como, storica dimora neoclassica proprietà pubblica da quasi un secolo (1925).
"Ripensare alla cultura in uno spirito di rete"
"Sono stato profetico con quella esperienza avviata nel 2004 con la mostra su Joan Miró e proseguita poi per ben nove anni con i successi delle rassegne su Picasso, Boldini, Magritte e Rubens - dice Gaddi - A distanza di tempo, oggi si rileva quanto il sistema paese abbia bisogno della cultura come carburante per vincere la sfida della contemporaneità a livello internazionale".
Una riflessione tra orgoglio e realismo, nel considerare quante energie siano ancora da spendere per mettere a valore i risultati sin qui ottenuti:
"Il boom del turismo nelle città d’arte - aggiunge Sergio Gaddi - e non parlo solo di Firenze o Venezia ma anche delle nostre realtà lombarde, con la conseguente sete di eventi e luoghi attrattivi e accoglienti al massimo grado, esorta a ripensare alla cultura in uno spirito di rete, mettendo a frutto le sinergie tra soggetti pubblici e privati, con un grande sforzo di coordinamento tra le tante realtà attive sui territori".