L'arresto

Viaggiavano con armi e droga in macchina: arrestati tre cittadini turchi

I tre cittadini turchi, chiusi in un mutismo assoluto, nonostante la presenza in Questura di un interprete di lingua turca, non hanno voluto spiegare né da dove provenissero e né dove fossero diretti

Viaggiavano con armi e droga in macchina: arrestati tre cittadini turchi
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L'arresto è avvenuto la scorsa notte, il 5 ottobre 2023, quando una Squadra Volante della Questura di Como ha colto in flagranza di reato tre cittadini turchi, rispettivamente di 23, 30 e 40 anni, tutti clandestini e richiedenti asilo politico i quali, a bordo di un grosso Suv con targa svizzera, trasportavano ben nascoste due pistole, una “Glock” calibro 9 e una “Sig-Sauer” calibro 9 con i relativi caricatori riforniti, nonché una confezione di ulteriori munizioni, un gilet antiproiettile e un quantitativo pari a quasi 70 grammi di marijuana.

I controlli, i sospetti e la perquisizione

Nel dettaglio, verso le 5.30 della notte scorsa, una volante della Polizia di Stato, durante un posto di controllo in viale Innocenzo, ha intimato l’alt al Suv con a bordo i tre uomini e, dal controllo dei documenti negli archivi elettronici del Ministero dell’Interno, non è emerso nulla. Tuttavia, durante una prima ispezione del veicolo, è stato rinvenuto un piccolo quantitativo di sostanza stupefacente del tipo marijuana.

L’atteggiamento molto insofferente degli occupanti, che non parlavano e non comprendevano la lingua italiana, ha fatto insospettire i poliziotti che hanno quindi deciso di portare auto e persone in Questura e procedere ad un controllo più accurato. E proprio dalla perquisizione effettuata sul veicolo, poi sequestrato, sono state rinvenute le armi, le munizioni e la droga.

La non collaborazione e l'arresto

Gli accertamenti eseguiti sui fermati hanno consentito di appurare che, nel mese scorso, tutti e tre avevano avanzato richiesta di protezione internazionale presso la Questura di Crotone.

I tre cittadini turchi, chiusi in un mutismo assoluto, nonostante la presenza in Questura di un interprete di lingua turca, non hanno voluto spiegare né da dove provenissero e né dove fossero diretti, e sono stati quindi arrestati per porto illegale di armi e munizioni nonché per la detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Il Pubblico Magistrato di turno, tempestivamente informato dell’arresto, ha disposto che i tre venissero associati presso la Casa Circondariale di Como. Sulla vicenda sono in corso ulteriori indagini.

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