La partita finisce con 25 gol di scarto ma a trionfare è lo sport STORIE DEL 2017
Il Giornale di Cantù regala ai lettori di Giornaledicomo.it le più belle storie raccontate nel corso del 2017 sulle pagine del nostro settimanale.
(Cantù) Arrivano al campo alla spicciolata, ma non ne manca nemmeno uno. Con il sorriso sulle labbra e una gran voglia di divertirsi, sono pronti dieci minuti prima dell’inizio dell’allenamento del mercoledì. Non diresti mai che pochi giorni prima, in campionato, hanno subito una "scoppola" incredibile: 25 a 0, recita il tabellino a fine partita. I numeri sono chiari, netti. Ma il campo ha detto tante altre cose: prima tra tutte che è importante vincere, certo, ma è altrettanto importante non arrendersi. E questo i ragazzi di mister Aldo Marra non lo hanno fatto di sicuro.
Hanno pagato il cambio di categoria
A raccontarci la partita contro il Bulgaro è proprio l’allenatore dei Giovanissimi del San Michele. All’entrata degli spogliatoi del campo di via Andina, attende tutti i giocatori, che arrivano e lo salutano con gioia: "Buonasera mister". Lui li saluta uno a uno e riprende quelli che hanno dimenticato una felpa o una maglietta. Poi ci racconta: "Innanzi tutto voglio premettere due cose. La mia squadra è il primo anno che affronta un campionato della Federazione. Fino all’anno scorso abbiamo giocato nel Csi e quest’anno abbiamo deciso di provare a competere con le società più forti della zona. In secondo luogo, non essendoci un campionato di Giovanissimi con annate miste, siamo stati costretti a iscrivere tra i “2003 puri” una squadra che invece ha parecchi 2004 e anche qualche 2005. A differenza di altre società della zona, noi non facciamo selezione tra i ragazzini. Prendiamo tutti quelli che si iscrivono, fino a quando non raggiungiamo un numero massimo. Anche quest’anno è accaduto così, per cui abbiamo messo in piedi una squadra mista, nella consapevolezza che poi non sarebbe stato semplice affrontare formazioni composte solo da ragazzi nati nel 2003".
"Chiedo solo l'impegno ai miei"
Le prime tre partite in effetti hanno mostrato un certo divario con le altre squadre: zero punti fatti, 60 gol subiti e nemmeno una rete segnata. Ma anche a fronte di questi numeri, mister Marra non si scoraggia: "Quello che chiedo ai miei ragazzi è l’impegno di giocare a calcio, sempre. In allenamento e anche in partita. Una volta che seguono questa direttiva, per me hanno fatto tutto ciò che devono fare. Siamo consapevoli del fatto che qui intorno ci sono tante società attualmente più quotate di noi, ma credo che sia giusto che ognuno faccia il suo. L’anno scorso giocavano nel Csi, quest’anno in Federazione, per cui una crescita c’è già stata".Ma come si può riuscire a tenere alto il morale di una squadra che prende 25 gol senza segnarne nemmeno uno? Marra non tentenna: "I ragazzi non si demoralizzano più di tanto e io mi arrabbio solo se vedo che viene meno l’impegno. Si gioca, si perde, ma domani è un altro giorno e noi ci alleniamo per migliorarci. Quando vedo che non mollano nemmeno in situazioni di questo genere sono certo che stanno già crescendo".
Il patto
Per questo l’allenatore canturino è convinto che pure la squadra avversaria non debba mai mollare, cercando di segnare più reti possibili: "Credo sia più umiliante sapere che hanno smesso di giocare... L’insegnamento si ottiene attraverso il confronto: se prendiamo dieci gol dalla fascia destra, è ovvio che è di lì che dobbiamo migliorare. Non mi umilia mai il risultato, è umiliante solo rinunciare". Contagiati dall’entusiasmo ce ne andiamo dal campo solo dopo una promessa: il prossimo articolo sul giornale sarà per la prima vittoria. Patto sottoscritto: ci rivedremo presto...