uccise il suo comandante nella caserma dei carabinieri

Omicidio di Asso: rinviato a giudizio il brigadiere Milia

L'udienza si terrà a gennaio, la data non è ancora stata fissata

Omicidio di Asso: rinviato a giudizio il brigadiere Milia
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Rigettata la richiesta di rito abbreviato: il brigadiere Antonio Milia rinviato a giudizio. Questo il risultato dell’udienza tenutasi il 14 novembre: la difesa, rappresentata dall’avvocato Roberto Melchiorre, aveva chiesto il rito abbreviato con la derubricazione delle due aggravanti contestate al brigadiere in merito all’omicidio del comandante Doriano Furceri. La prima riguardava l’avere agito per futili motivi, la seconda è il reato verso un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni. «Avevamo chiesto di accedere a un rito abbreviato sulla base dell'incidente probatorio e sulla valutazione della sua incapacità di intendere e di volere. Con la derubricazione delle due aggravanti, che abbiamo contestato - sottolinea Melchiorre - La richiesta è stata rigettata dal Giudice e si tornerà a processo a gennaio. Attenderemo la data dell'udienza per riportare tutte le nostre valutazioni davanti al Tribunale militare».

Il brigadiere è attualmente ricoverato nella Rems di Castiglione

Intanto il brigadiere sta proseguendo la sua terapia. Le cure starebbero avendo esito favorevole, e nei giorni scorsi il perito psichiatrico Giancarlo Boncompagni ha valutato la pericolosità medio-alta del soggetto. Le sue condizioni sono verificate con cadenza semestrale.

La famiglia del comandante Furceri, rappresentata dall’avvocato Paolo Camporini, ha ribadito la necessità di accertare la responsabilità a monte dei fatti. «Riteniamo importante accertare questa responsabilità a monte che ha portato il brigadiere a disporre di un’arma e utilizzarla deliberatamente contro il comandante - sottolinea l’avvocato - Il brigadiere non era evidentemente in uno stato delirante, ma aveva l’intenzione precisa di sparare al suo superiore. Intendiamo dunque accertare le responsabilità».
Come detto, per Milia è stato disposto il rinvio a giudizio: non è stata ancora fissata la data dell’udienza, che sarà a gennaio.

 

(nella foto l'intervento a seguito dell'omicidio dello scorso anno)

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