Senatrice Segre, la cittadinanza onoraria divide il consiglio comunale di Albavilla
La cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre divide il consiglio comunale.
La mozione della minoranza
Tutto è partito da una mozione avanzata dal capogruppo di minoranza Marcello Molteni ha presentato la mozione sottoscritta con il consigliere Mattia Frigerio per chiedere al sindaco Giuliana Castelnuovo di conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice Segre. Richiesta rigettata dalla maggioranza. «Il 14 febbraio 2020, sulla scia del discorso tenuto dalla Segre al Parlamento europeo abbiamo depositato una mozione per conferirle la cittadinanza onoraria - ha spiegato Molteni - Abbiamo chiesto che fosse organizzato un momento di riflessione sulle sue parole partendo dalla proiezione dell'intervento al Parlamento europeo. Poi il Covid ha fatto passare la richiesta in secondo piano e non abbiamo reiterato la richiesta fino al gennaio 2022 ma siamo rimasti inascoltati. Abbiamo ripetuto la richiesta a novembre 2023 e oggi è stata inserita in Consiglio comunale. Non è stata convocata la conferenza capigruppo, pur prevista da regolamento, quindi oggi portiamo la richiesta in consiglio».
La replica
A replicare il presidente del Consiglio comunale, Carlo Tafuni. «Siamo d’accordo sull’importanza e il valore del messaggio della senatrice Segre - ha esordito - E condividiamo l’importanza che sia divulgato ai giovani per trasmettere la memoria, evitare l’indifferenza. Ma un gesto come il conferimento della cittadinanza onoraria non è il modo adeguato di onorarla. Se avessimo la possibilità di chiedere alla senatrice se preferisca la cittadinanza onoraria di Albavilla o poter divulgare il suo messaggio, la sua testimonianza, ai giovani e alle scuole, senza dubbio direbbe la seconda. Bocceremo la mozione e trovo che definire “uno sgarbo orrendo” non avere portato la stessa in conferenza capigruppo e questa discussione sia una polemica strumentale».
A prendere la parola è stata poi Castelnuovo. «La mozione del consigliere Molteni è stata dimenticata in buona fede - specifica- Nè c’è mai stato l’intento di banalizzare i valori e i messaggi di Liliana Segre, tanto che teniamo a donare il libro della senatrice ai nostri ragazzi e ci facciamo portatori del suo messaggio. Sul conferimento della cittadinanza onoraria rispondo dicendo che conta più la sostanza della forma. Il suo messaggio deve essere trasmesso alle nuove generazioni per far sì che mai ci sia indifferenza. Trovo più convincente e degno di valore questo, la trasmissione del suo messaggio, del suo libro, dei suoi valori, che non la cittadinanza onoraria, una cosa di pura forma».
La mozione è stata bocciata.
«Ritengo che mai si sia mancato tanto di rispetto a un consigliere - ha poi aggiunto Molteni - L'onta che resta per Albavilla è di avere negato la cittadinanza onoraria alla Segre con il voto contrario di tutti i consiglieri di maggioranza presenti e i soli voti favorevoli della minoranza».