Il commento

Case Aler, Orsenigo (PD): "È stato fatto un passo indietro con obiettivi minimi risibili"

A Como sono 342 gli alloggi vuoti e per il consigliere comasco quello che è più grave "è che non c’è alcuna traccia delle assegnazioni agli indigenti"

Case Aler, Orsenigo (PD): "È stato fatto un passo indietro con obiettivi minimi risibili"
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A margine della seduta di Consiglio regionale tenutasi ieri, martedì 6 febbraio 2024, nella quale è stata approvata anche la mozione del Partito Democratico sul voto dei fuori sede, il consigliere comasco Angelo Orsenigo ha commentato anche le nuove direttive regionali indirizzate ad Aler per il 2024 definendole: “Un arretramento e non un cambio di passo, senza obiettivi minimi per le assegnazioni e zero impegni per gli indigenti”.

342 alloggi vuoti a Como

“A fronte di 19400 alloggi vuoti in tutta la Lombardia, 342 solo sul territorio della provincia di Como - spiega Orsenigo - ad Aler si assegna l’obiettivo di aumentare le assegnazioni del 10%. Un impegno risibile se consideriamo che nel 2022, nel solo Ambito territoriale 31 dei comuni di cui Como è capofila, sono stati assegnate 64 case Aler. Questo secondo il piano dell’offerta abitativa 2023. Aumentare del 10% le assegnazioni significa assegnare 6,4 case in più. In un territorio che soffre l’emergenza abitativa come Como è una goccia nel mare. Insomma, il futuro degli alloggi di edilizia pubblica pare sia quello di restare vuoti”.

Nessun aiuto agli indigenti

“Ma quello che è più grave - attacca Orsenigo - è che non c’è alcuna traccia delle assegnazioni agli indigenti. Per loro c’è un tetto del 20% sulle assegnazioni, ma non si sa a quale numero di alloggi si riferisca la percentuale. E questo nonostante il numero di nuovi poveri sia in crescita. Si prevedono, inoltre, bandi per le famiglie con Isee compreso tra i 10mila e i 16 mila euro e bandi per quelle con Isee da 14 a 40 mila euro, ma non si precisa quali alloggi saranno messi a disposizione e non si fa cenno a un aumento del personale necessario per il raddoppio delle pratiche da seguire. La vera necessità - conclude Orsenigo - è riscrivere, come chiediamo da anni, la legge sull’edilizia pubblica. Serve individuare strumenti di semplificazione nell’assegnazione degli alloggi e semplificare le domande. Ad oggi la gestione è accentrata in Regione e non è in grado di rispondere ai bisogni abitativi dei cittadini lombardi”.

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