Successo per l'incontro con Gianpietro Ghidini: oltre 130 persone al San Teodoro
Papà di Emanuele, ragazzo di 16 anni tragicamente morto nel 2013, Ghidini è arrivato a Cantù con l'obiettivo di sensibilizzare i più giovani al tema delle dipendenze, ma anche per parlare a cuore aperto ad altri genitori
SI è svolto ieri, al teatro San Teodoro di Cantù, l'incontro con Gianpietro Ghidini, papà di Emanuele, ragazzo di 16 anni tragicamente morto nel 2013. L'obiettivo, sensibilizzare i più giovani al tema delle dipendenze, ma anche per parlare a cuore aperto ad altri genitori.
Un doppio incontro
Il doppio evento è stato organizzato dalla Fondazione Ema Pesciolino Rosso, guidata da Ghidini che ogni anno fa migliaia di incontri di questo tipo in tutta Italia, in collaborazione con Enaip Lombardia ed Enaip Cantù, e con il patrocinio del Comune di Cantù. Il primo incontro si è tenuto alle 10.30 ed era riservato esclusivamente agli studenti di Enaip, mentre il secondo, svoltosi alle 20.30, era aperto a tutta la cittadinanza a ingresso gratuito.
Gianpietro Ghidini
Ghidini è un ex imprenditore e libero professionista, papà di Emanuele (Ema), un giovane tragicamente scomparso alla sola età di sedici anni dopo essersi gettato nelle acque del fiume Chiese, a Gavardo, in seguito a una festa con amici più grandi di lui. Da qualche tempo infatti Emanuele assumeva sostanze stupefacenti e quella sera era sotto l'effetto di Lsd. Suo padre da più di dieci anni gira l'Italia per raccontare la storia di Emanuele, la sua storia e quella di sua moglie, genitori chiamati a continuare a vivere dopo la tragica perdita di un figlio.