Il direttore di Asst Lariana si presenta alla cena del Rotary: "Valorizzare i professionisti, fare rete, sottolineare il diritto-dovere alla salute"
Luca Stucchi: "Il ruolo del direttore generale è molto cambiato nel tempo e oggi ha, innanzitutto, il compito di sostenere, valorizzare i propri professionisti"
“Sono 45 giorni che sono arrivato e per me questo è il quinto mandato da direttore generale. Ogni volta che inizi puoi conoscere il nuovo ambiente oppure iniziare a parlare prima di conoscere. Per come sono fatto io, prima osservo”.
Il direttore generale di Asst Lariana Luca Stucchi ha partecipato il 14 febbraio alla conviviale del Rotary Club Como-Baradello, convocata per presentare ai soci l’affresco realizzato dall’artista Domenico Fazzari donato all’ospedale Sant’Anna e, con l’occasione, conoscere la nuova direzione.
L'intervento di Stucchi
“Il ruolo del direttore generale è molto cambiato nel tempo e oggi ha, innanzitutto, il compito di sostenere, valorizzare i propri professionisti - ha proseguito Stucchi - L’attuale situazione è il frutto di un’errata programmazione nazionale e per questo il tema del personale è ancora più centrale. Ne abbiamo pochi, in tutta Italia, e dobbiamo restituirgli un ruolo da protagonisti.
Del resto, anche quando parliamo di innovazione tecnologica la vera innovazione è fatta dalle persone, sono sempre le persone gli attori e per questo l’elemento culturale rappresenta la sfida più grande. Un secondo aspetto importante e anch’esso di tipo culturale è quello della prevenzione. Dobbiamo tornare ad insegnare alla gente che esiste un diritto ma anche un dovere alla salute, la prevenzione non riguarda solo il singolo ma tutta la comunità e se non riusciamo a far passare questo messaggio non potremo affrontare e risolvere i problemi.
E’ attraverso la prevenzione, infatti, che possiamo governare la domanda. Pensiamo ai tanti anziani, pazienti cronici, pluripatologici, che negli scorsi mesi si sono presentati in Pronto Soccorso per le conseguenze di influenza e Covid legate anche ad una mancata vaccinazione.
E’ altrettanto importante, oggi più che mai, collaborare con tutte le strutture sanitarie presenti sul territorio. Dobbiamo lavorare insieme non per farci concorrenza ma per far guadagnare in salute i cittadini. Dobbiamo arrivare ad accordi di partnership, anche rispetto al tema delle assunzioni del personale”.
L’integrazione ospedale-territorio
“Il passaggio dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e dei medici della continuità assistenziale alle Asst non è una questione giuridica ma un’occasione per cambiare le cose e realizzare l’integrazione ospedale-territorio. Certo bisogna incontrarsi, conoscersi e collaborare, lavorare in rete. Un tempo si ragionava per compartimenti, oggi il mondo dei silos è superato. Solo insieme, mettendo in rete gli infermieri di Famiglia e di Comunità, le Centrali Operative territoriali (che raccordano i bisogni del paziente), le Case e gli Ospedali di Comunità potremo aiutare i medici a gestire i pazienti cronici che hanno in carico e ad evitare di conseguenza accessi inappropriati in Pronto Soccorso, code e disagi. Lavorare insieme è un vantaggio e questo vantaggio deve essere raccontato e sottolineato”.
“E’ certamente vero che ci sono tante cose che non vanno ma ce ne sono altrettante che funzionano. Sembra un dato scontato che invece va valorizzato”.
Il mondo dell’emergenza-urgenza
“Areu (l’agenzia regionale per l’emergenza-urgenza, ndr) in tempi brevi risponde alle emergenze che avvengono su tutto il territorio regionale e il paziente viene trasferito nell’ospedale migliore per la sua patologia (il riferimento è ai Centri per l’ictus o l’infarto, ad esempio, ndr). Non è importante dove ti portano ma che ti portino dove sono assicurate le cure migliori”. Altrettanto importante il raccordo con l’Università degli Studi dell’Insubria: “la collaborazione è fondamentale e deve esserci un riscontro per il territorio. Lo dico pensando, ad esempio, alla presenza degli specializzandi nei reparti”.
“Il Rotary ha una grande capacità di farsi ascoltare nel mondo, aiutateci a trasmettere tutti questi messaggi” è stato il messaggio conclusivo del direttore.
La serata
Nel corso della serata è stata, inoltre, presentata dal dottor Paolo Beretta, direttore del Dipartimento Materno Infantile di Asst Lariana nonché primario dell’Ostetricia e Ginecologia, l’attività dell’Ostetricia nel corso di questi ultimi cinque anni. Dal 2018 ad oggi all’ospedale Sant’Anna sono nati 10929 bimbi, di cui 765 sono nati prematuri; tra i prematuri, per 70 bimbi è stato registrato un peso al di sotto dei 1000 grammi.
Il punto nascita del Sant’Anna è Hub di riferimento provinciale per la gestione dei casi complessi per la presenza della Terapia intensiva neonatale, diretta dal dottor Mario Barbarini, e della Medicina Materno Fetale, diretta dalla dottoressa Donatella Fossa. La complessità dei casi gestiti ha comportato anche una crescita dell’offerta dal punto di vista tecnologico e della formazione del personale. A protezione della loro fragilità i bimbi estremamente piccoli vengono estratti nel loro sacco amniotico.
Ogni anno con il percorso nascita vengono effettuate più di 7mila visite e più di 6mila ecografie, assicurati momenti di informazione e prevenzione a sostegno della futura mamma e di un parto fisiologico. Sono assicurate consulenze multidisciplinari per ogni specifica patologia con i seguenti specialisti di Asst Lariana: genetista, diabetologo, neonatologo, infettivologo, nefrologo, reumatologo, ipertensivologo, neurologo, psicologo, nutrizionista. I papà possono sempre assistere al momento del parto anche in caso di un taglio cesareo.