A Erba arriva "Extramuro", la cinque giorni della Protezione civile
Il Comune di Erba, insieme a Eupilio, Merone e Pusiano vedrà impegnate decine di uomini nel progetto “Extramuro”, l’importante programma di formazione dedicato agli ufficiali della Milizia di protezione civile della Repubblica Cantone Ticino
Erba e i Comuni limitrofi protagonisti del progetto di Protezione Civile “Extramuro”. Per cinque giorni, da lunedì 11 a venerdì 15 marzo, il territorio erbese ospita un grande evento di esercitazione della Protezione civile svizzera in collaborazione con i gruppi italiani sovracomunale Erba Laghi, provinciale e regionale.
L'evento
Il Comune di Erba, insieme a Eupilio, Merone e Pusiano vedrà impegnate decine di uomini nel progetto “Extramuro”, l’importante programma di formazione dedicato agli ufficiali della Milizia di protezione civile della Repubblica Cantone Ticino nell’ambito del Campo scuola formativo per l’avanzamento al grado di Comandante di Compagnia della milizia di Protezione civile finalizzato alle emergenze transfrontaliere in suolo italiano.
Esondazione del torrente Bova e della foce del Lambro, evacuazione della Rsa Casa Prina, allestimento di campi di emergenza con tendopoli in zona Arcellasco, al centro sportivo del Lambrone e a Lariofiere, regolazione del livello delle acque del lago di Pusiano attraverso l’apertura del Cavo Diotti. E ancora messa in sicurezza delle opere d’arte di Villa Ceriani. Sirene, lampeggianti, ambulanze, Vigili del fuoco e mezzi della Protezione civile saranno una presenza costante in varie zone del territorio dei quattro Comuni, per un evento che nell’Erbese non ha precedenti. Gli scenari ipotizzati per realizzare la macchina dei soccorsi prevedono che sul territorio compreso tra il Canton Ticino e la Lombardia in questo mese di marzo si abbatta una prolungata ondata di maltempo.
L'addestramento
Cosa succede? Ecco la narrazione dello scenario addestrativo: “Le province di Bergamo Brescia, Como, Lecco e Sondrio sono da giorni interessate da frane e smottamenti provocati dalle forti piogge. Le Prefetture hanno già attivato i propri Centri di Coordinamento Soccorsi (CCS) e molti Comuni hanno convocato i rispettivi Centri Operativi Comunali (COC). Il lago Ceresio è esondato a Como e Lecco mentre delle frane hanno colpito la sponda tra Blevio e Bellagio. Nelle giornate del 9, 10 e 11 marzo il quadrante di Asso, Canzo ed Erba è colpito ripetutamente da forti temporali che producono effetti sui laghi di Pusiano, Alserio e Annone. Il lago di Pusiano esonda negli abitati e l’onda di piena sul fiume Lambro produce allagamenti anche nella provincia di Monza e Brianza colpendo in particolare Monza”.
La situazione fa scattare la convenzione con il Canton Ticino e la richiesta di supporto delle forze ticinesi. Il quartier generale dell’operazione sarà il Centro Polifunzionale Emergenze, dove i rappresentanti del Canton Ticino della Protezione civile avranno la loro base e gli ufficiali seguiranno i corsi teorici in aula.
Le missioni saranno diverse in vari punti della città e dei paesi e coinvolgeranno oltre ai laghi, ai torrenti e ai fiumi anche la zona centrale della città di Erba. Proprio qui si svolgerà la simulazione dell’evacuazione degli ospiti della Rsa. Un intervento simulato che certamente non coinvolgerà direttamente gli ospiti della Fondazione, ma permetterà agli ufficiali di replicare uno sgombero di un grande edificio come quello di Casa Prina.
Il grande evento
A conclusione dei cinque giorni di attività si svolgerà il grande evento di venerdì mattina, 15 marzo, presso il centro polifunzionale di San Maurizio, ex Tribunale. Un appuntamento durante il quale verranno tirate le fila del progetto. Invitati saranno l’assessore regionale alla Protezione civile Romano la Russa, i sindaci dei Comuni interessati, i Prefetti di Como e Varese, i comandati provinciali dei Vigili del Fuoco e Carabinieri e rappresentanti degli enti che hanno partecipato alla realizzazione del progetto. Durante l’evento di venerdì 15 marzo si ricorda ai cittadini che non saranno disponibili i parcheggi intorno all’area del centro polifunzionale di via Comana.
Gli obiettivi
Diversi gli obiettivi comuni Italo-svizzeri del progetto “Extramuro”: testare le procedure definite negli accordi bilaterali vigenti in materia di reciproco soccorso, implementare le sinergie tra i Sistemi degli Enti di Primo Intervento e di Protezione Civile Svizzero e Italiano, formare gli operatori dei due sistemi alle modalità operative nel corso delle emergenze transfrontaliere, secondo le linee guida e le procedure vigenti nello stato in cui si è chiamati a intervenire.
Coinvolti nel progetto oltre a Regione Lombardia, Repubblica Cantone Ticino e ai gruppi svizzeri e italiani di Protezione civile e ai Comuni di Erba, Eupilio, Merone e Pusiano, anche il corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, l’Azienda regionale Emergenza Urgenza, il Parco Regionale della Valle del Lambro, il volontariato della Protezione, la Provincia di Como, Regione Lombardia. Tra gli altri enti che collaborano la Fondazione Giuseppina Prina di Erba.
Non allarmatevi
L’assessore alla Protezione civile del Comune di Erba Sofia Grippo ricorda ai cittadini che la presenza dei mezzi di soccorso sarà costante nei cinque giorni: la popolazione è invitata a non allarmarsi in alcun modo, pur trovandosi di fronte a operazioni di sicurezza in situazioni di catastrofi naturali. Si tratta di semplici esercitazioni.
Il commento dell'assessore La Russa
"Per una settimana - dichiara l'assessore regionale alla Sicurezza, Romano La Russa - gli uomini della Protezione civile svizzera si metteranno alla prova, supportati dalla nostra Prociv, per essere pronti a intervenire nel caso di una maxiemergenza che coinvolga le aree di confine tra Italia e Svizzera. Un modo per confrontare e mettere in comunicazione due modelli di intervento differenti ma che devono essere in grado di integrarsi in caso di necessità".
"La formazione - conclude La Russa - è uno dei fiori all'occhiello della Protezione civile lombarda. Siamo orgogliosi del lavoro svolto dagli operatori e dal nostro 'esercito' di oltre 27.000 volontari infaticabili e generosi".
Le parole del Prefetto di Como
"Il Campo Scuola organizzato per gli Ufficiali di Protezione civile del Dipartimento delle Istituzioni del Cantone Ticino - evidenzia il prefetto di Como Andrea Polichetti - rappresenta una perfetta collaborazione istituzionale con il Cantone Ticino, con la Regione Lombardia, il Dipartimento di Protezione civile, la Provincia, i Comuni e le Forze dell'ordine e con i Vigili del Fuoco, asse portante delle attività di emergenza. La settimana di formazione arricchisce le sinergie tese a sviluppare la capacità di risposta nelle emergenze di protezione civile sulla fascia di confine tra il Cantone Ticino e Como. È un'esperienza che certamente darà maggiore speditezza e efficacia ai modelli di intervento di protezione civile sulle aree confinarie, da riformulare anche in relazione ai rapidi cambiamenti climatici, finalizzati al soccorso della popolazione in caso di calamità". "Ringrazio le Autorità ticinesi, le Amministrazioni e tutti gli operatori - conclude il prefetto - che saranno impegnati nelle articolate attività sul territorio comasco confidando che l'esperienza potrà aumentare significativamente la capacità di integrazione tra i sistemi di protezione civile del Cantone Ticino e della provincia di Como".