il locale canturino

Il Caffecchio chiude i battenti

Lorenzo Stocco ha deciso di cedere l’attività: "Sono stati i 12 anni più belli della mia vita"

Il Caffecchio chiude i battenti
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"Non ho alcun rimpianto perché in tutti questi anni ho realizzato quello che sognavo". Lorenzo Stocco, 50 anni, queste parole le ha pronunciate con un nodo alla gola, come quello di un padre che ha visto crescere il proprio figlio e poi un giorno, adulto, lo saluta per fargli fare la sua strada. Ed è quello che è capitato con il Caffecchio, che il noto barman canturino ha aperto il 1 aprile del 2012 non senza dubbi e scetticismo. A partire dalla location scelta, piazza Orombelli a Fecchio (frazione di Cantù), non propriamente una frazione tradizionalmente vivace. E invece negli anni ha vinto la scommessa, dando vita a eventi e manifestazioni nel suo locale, che lo hanno trasformato in un punto di ritrovo per giovani e meno giovani.

Il Caffecchio chiude: "Era giunto il momento di dire basta"

"Ora però è giunto il momento di dire basta - ha raccontato Stocco - D’accordo con i miei familiari abbiamo deciso di cedere l’attività. L’ultimo giorno del Caffecchio sarà il 7 aprile. Dopodiché entreranno altri due gestori, anche loro di Fecchio. Il locale prenderà un altro nome, perché Caffecchio diventerà il marchio con il quale organizzeremo eventi sul territorio". Nessuna pausa, quindi, tranne proprio qualche giorno di riposo dopo 12 anni intensi. I progetti non mancano, ma è anche tempo di voltarsi un po’ indietro e tracciare un bilancio di questa lunga esperienza lavorativa.

"Ho scelto di aprire qui perché è la frazione nella quale sono cresciuto, all’oratorio soprattutto. E proprio per questo motivo volevo far conoscere in Italia e nel mondo questo splendido posto. A sostenermi sono stati in primo luogo Michela Gerosa, che non ha mai mollato anche nei momenti di difficoltà. E poi mio papà Adriano e mia mamma Angela Frigerio, che è venuta a mancare un anno fa e la cui assenza, tra le pareti del Caffecchio, ho sentito tantissimo".

Un luogo di ritrovo

Negli anni il locale di piazza Orombelli è diventato un luogo di ritrovo e di divertimento per tanti, canturini e non. "I ricordi sono tantissimi, come per esempio il gin che ho creato così come l’Amaro di Fecchio. Ma non dimentico anche le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare. Per esempio la mancanza i collaborazione tra le attività della frazione di Fecchio, per non parlare di alcune iniziative che avremmo voluto organizzare e che invece ci sono state impedite: basta dire che siamo uno dei pochi bar della città che ha il blocco del volume della musica. Poi abbiamo dovuto affrontare la ripartenza dopo il Covid, dove sarebbero stati necessari veri aiuti economici dalle istituzioni, che invece non sono mai arrivati".

Un bilancio fantastico

Malgrado ciò, il bilancio di questa lunga esperienza di lavoro e di vita è stato fantastico per Stocco. "Abbiamo contribuito a fare la storia di Cantù e di questa frazione. Questi 12 anni sono stati certamente i più belli della mia vita e questo locale rimarrà indelebile nel mio cuore. Ora ho in cantiere l’apertura di una nuova attività, che tuttavia non sarà a Cantù. Qui realizzeremo eventi in sinergia con i nuovi gestori del locale".

Il saluto

Per congedarsi dalla città, Stocco ha organizzato una tre giorni di musica, ospiti e tanto divertimento il 22, 23 e 24 marzo, che sarà anche l’occasione per ripercorrere la storia del noto bar canturino.

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