A Brenna

Strage di piccioni: tre episodi in un mese

"E’ successo sempre di fronte a casa mia, in via Milano, a 100 metri dalla chiesa che si trova in centro paese", riporta un cittadino brennese

Strage di piccioni: tre episodi in un mese
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Uno sterminio di piccioni a Brenna: si tratta forse di un tiro al volatile? Quando la mattina esci di casa e trovi per la terza volta un piccione in perfetta salute con un foro nel petto e una chiazza di sangue di fianco, un paio di domande inizi a fartele. Un colpo di carabina dritto al cuore, questa l’ipotesi più plausibile avanzata, un atto di pura crudeltà, più che di vandalismo. Sarebbe ancora peggio se in centro paese girasse qualche cecchino che potrebbe per sbaglio ferire chiunque: una più che valida preoccupazione.

La testimonianza

"E’ successo sempre di fronte a casa mia, in via Milano, a 100 metri dalla chiesa che si trova in centro paese - riporta un cittadino brennese - Questa volta il corpo era sul bordo dell’ingresso di un’abitazione ormai abbandonata, nel primo caso, risalente a circa un mese fa, l’ho invece trovato sull’altro lato della strada".

Sempre nello stesso giardino un paio di settimane fa la seconda segnalazione: un piccolo cadavere già in decomposizione tra le sterpaglie. Sembra un’assurdità che qualcuno giri per il centro di Brenna con una carabina carica per uccidere degli uccelli, ma gli eventi parlano da sé.

"In tutti i casi si trattava di un piccione sano, con un buco al centro del petto, il primo addirittura l’ho trovato ancora agonizzante, una macchina di sangue poco distante e una chiazza dove era appoggiato - aggiunge - Potrebbe anche essere che qualcuno li abbia uccisi da un’altra parte e li abbia poi lasciati lì, o addirittura la beccata di una gazza".

Questo però non si direbbe dalla ferita: non c’è segno di lotta, ma un foro ben preciso, come se qualcuno li avesse centrati dal basso verso l’alto, mentre erano appollaiati sul lampione che si trova lì vicino.

"Non voglio dare l’allarme per nulla, ma vista la frequenza e le dinamiche mi sembra giusto indagare - conclude - Alla fine ho rimosso io le carcasse, dopo un paio di giorni che nessuno se n’era occupato".

Il commento di Paolo Vismara

Tuttavia purtroppo non sarebbe così semplice andare a fondo della questione:

"Sono dinamiche complesse e difficili da comprovare, ma visto che si sono verificati tre casi in un mese, a poca distanza l’uno dall’altro, è giusto segnalarlo e cercheremo di tener monitorata la situazione per quanto possibile - afferma il sindaco Paolo Vismara - Purtroppo nessuno è stato colto sul fatto e quel tratto di strada non è provvisto di telecamere di videosorveglianza attive, quindi non è nemmeno possibile visionare le registrazioni in modo tale da capire cosa sia effettivamente successo".

Per quanto non si possa fare molto per questi poveri volatili, occhi e orecchie sono all’erta.

"Nel punto in cui sono stati rinvenuti i cadaveri c’è una casa disabitata e ormai vuota, è possibile che per questo vi si sia rintanato un gruppo di piccioni e che questo dia fastidio a qualcuno, ma non sarebbe il modo più adatto per intervenire, sempre ipotizzando che questo sia ciò che è successo - conclude - In ogni caso, se si fosse verificato un simile fenomeno interverremo per una sorta di disinfestazione, in accordo con il privato, così da liberare la casa e farli spostare altrove, ma di certo farli fuori uno ad uno, che sia per questo motivo o per puro divertimento, è un gesto sbagliato".

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