Fatebenefratelli, ultima messa nella chiesa dell'ospedale
Domenica 28 aprile, il cappellano fra’ Anselmo Parma ha annunciato il cambiamento.
Lo scorso 27 aprile, ultima messa domenicale dei Fatebenefratelli nella chiesa dell’ospedale Sacra Famiglia di Erba.
I ringraziamenti di Fatebenefratelli
Domenica 27 aprile, nella chiesa dell’ospedale Sacra Famiglia di Erba, si è tenuta l’ultima messa domenicale celebrata dai Fatebenefratelli. A darne l’annuncio, fra’ Anselmo Parma. Queste, alcune delle parole che ripercorrono i cento anni dell’ordine a Erba come saluto e riconoscenza: "Ottemperando alle disposizioni dei nostri Superiori con l'obbedienza, siamo inviati per essere accolti nelle nostre Case, per ulteriore servizio nell'Ospitalità nel nome di Colui che ci ha chiamati. Da qui va a Dio la nostra lode e la gratitudine per i doni e i benefici che in questi oltre 90 anni ha riservato, durante l'apostolato ospedaliero, nel servizio riversato da tutte le Comunità Religiose che si sono susseguite, verso le persone che sono state accolte, ospitate e prese in cura presso il nostro e ora Vostro Centro. Sono stati anni di gioia, giornate splendide del buon servizio ma non sono mancate notti oscure. Quel Dio certamente da noi aspettava maggior corrispondenza a beneficio di tutti, ma senz'altro, alle nostre inadempienze, ha supplito la vostra benevolenza e l'alto senso di comprensione”.
Tutti una “Famiglia di Dio"
Lo scritto prosegue: "Andando per ordine desideriamo rivolgere il nostro sentito grazie e la nostra riconoscenza a tutte le persone - Ospiti e Non - a Voi Collaboratori e Dirigenti che Dio ci ha fatto incontrare durante la nostra permanenza "quasi centenaria", facendo toccare con mano l'esperienza amorosa di Dio nei confronti di tutti, attraverso l'azione pastorale integrata, ispirata e illuminata dalle esigenze olistiche e dai bisogni di tutti i componenti quale "Famiglia di Dio. Grazie è la parola che può cambiare e far bella la vita. C'è sempre stato un solo modo per essere amati "quello di essere grati e riconoscenti". Grazie è una parola piccola, è breve ma è pure magica perché racchiude il segreto che può cambiare il mondo. Ascoltando e camminando con e per l'uomo nel bisogno e nella necessità...con voi, desideriamo e siamo a ricordarVi che nel compiere la stessa missione di Cristo 'nell'ospitare con il medesimo carisma' del nostro Fondatore San Giovanni di Dio, possiamo assicurarvi che 'Voi siete il grande profitto e il vero patrimonio della Chiesa di oggi e della società di sempre, siate comunque testimoni'; solo l'amore fa la storia, solo la preghiera diventa l'anima della guarigione olistica, dona il senso della sofferenza, della morte e della vera vita”.
Confratelli, simbolo di amicizia e ospitalità
Lo scritto conclude così: "Non per ultimo, ma per vocazione specifica al nostro Fondatore, rendiamo grazie a Dio per tutti i Confratelli che per oltre novant'anni hanno spezzato il loro pane dell'amicizia e dell'ospitalità evangelica nel Centro, l'elenco è lungo. Vi affidiamo tutti a Maria Santissima, Regina della Pace e Madre dell'Ospitalità e a San Giovanni di Dio; rinnoviamo il nostro Grazie: non verrà mai meno la nostra”.