Poliziotti angeli custodi salvano una donna in extremis
Era stata vista a piedi sull’Autostrada A9.
La donna salvata voleva togliersi la vita, i ringraziamenti agli agenti: “Grazie ragazzi siete i miei angeli custodi”.
Lavoro da angeli custodi
La Polizia di Stato nel pomeriggio di ieri è intervenuta sull’autostrada A9 nel tratto che comprende il viadotto di Monte Olimpino, in quanto era stata segnalata la presenza di una donna che camminava a piedi sulla carreggiata.
Durante il servizio congiunto tra la Polizia Stradale e la Polizia Cantonale Elvetica, che di consueto viene svolto sull’Autostrada A9, è giunta la segnalazione di una donna che vagava a piedi nella carreggiata sud. Mentre la pattuglia della Polizia Svizzera rallentava il traffico sulla carreggiata nord, i poliziotti della Stradale di Como notavano e raggiungevano un’autovettura ferma sul ciglio destro dell’autostrada, scorgendo nello stesso tempo una donna intenta ad attraversarla.
“Che occhi belli che hai"
L’intuito degli agenti ha fatto loro capire immediatamente la gravità della situazione, infatti, raggiunta la donna uno dei poliziotti ha cercato con uno stratagemma di attirare la sua attenzione. Alla donna ha rivolto un banale complimento “che occhi belli che hai”, tanto è bastato a farla sorridere e ad imbastire con lei un dialogo che l’ha convinta a seguire i poliziotti verso la propria auto di servizio.
Una volta messa in sicurezza la situazione, gli agenti da una prima ispezione dell’auto hanno avuto la conferma che la signora volesse effettivamente togliersi la vita gettandosi dal cavalcavia dell’autostrada, infatti sui sedili dell’auto hanno rinvenuto una serie di biglietti riportanti alcune disposizioni che la donna aveva impartito ai familiari.
In ospedale accanto ai poliziotti
La donna è stata identificata per una 52enne comasca residente in provincia, che è stata successivamente accompagnata presso l’ospedale di San Fermo della Battaglia (CO) per essere visitata. Della vicenda la polizia stradale di Como ha avvertito i suoi familiari. Durante la permanenza all’ospedale gli agenti non hanno mai lasciato sola la signora che li ha ringraziati così: “grazie ragazzi siete i miei angeli custodi”.