Controlli straordinari della Polizia locale a Como
Sono stati effettuati da cinque pattuglie nella notte tra sabato e domenica.
Tra le 23.30 di sabato e le 5.30 di domenica è stato eseguito un controllo straordinario di Polizia stradale da parte del Comando della Polizia locale di Como, volto a contrastare quei comportamenti che sovente sono causa di sinistri stradali.
Guida sicura
Con l’impego di cinque pattuglie oltre all’unità cinofila, con due posti di controllo in piazza Matteotti e piazza Camerlata, sono stati sottoposti all’etilometro diversi conducenti, in cinque casi con un tasso di alcool nel sangue superiori ai limiti di legge. In particolare, in due accertamenti si evidenziava un valore tra 0,5 g/l e 0.8 g/l: pertanto la Polizia locale ha proceduto alla contestazione della sanzione amministrativa di oltre 500 euro e alla decurtazione di 10 punti dalla patente di guida.
Gli altri casi
Nei restanti due casi il tasso si attestava tra lo 0,8 e 1,5 g/l; pertanto, gli agenti hanno proceduto al ritiro della patente e al deferimento degli stessi all’Autorità Giudiziaria. In tali casi l’ammenda può variare tra 800 e 3.200 euro, aumentata fino ad un terzo poiché l’illecito è stato commesso in orario notturno. Mentre il periodo di sospensione della patente è ricompreso tra sei mesi ed un anno.
Un altro posto di controllo
Un terzo posto di controllo, fino alle 3, è stato realizzato in via Napoleona e finalizzato al rispetto del limite di velocità. Cinque veicoli erano condotti a una velocità di oltre 30 km/h superiore al limite di 50. Di conseguenza ai conducenti sono state contestate una sanzione di 230 euro maggiorata per l’orario notturno rispetto a quella ordinaria di 121 euro e conseguente decurtazione di 3 punti. Inoltre sono state accertate una guida senza patente con sanzione di 3.570 euro e fermo del veicolo per tre mesi; 15 sanzioni per diverse violazioni delle norme del Codice della Strada, tra cui due per mancata revisione; un illecito amministrativo per detenzione di stupefacenti a uso personale.
L’ispezione ad un pubblico esercizio ha permesso infine di accertare la mancata autorizzazione dell’insegna pubblicitaria e l’assenza delle tabelle dei giochi proibiti previsti dal testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.