Uil Lario, le previsioni sulle domande di lavoro tra luglio e settembre
Confronto con il medesimo periodo del 2023
La Uil ha fotografato lo stato attuale del mondo del lavoro e fatto previsioni per il futuro
La domanda di lavoro delle imprese secondo Uil
Le rilevazioni del sistema informativo Excelsior realizzato UNIONCAMERE in accordo con Anpal relativi alle proiezioni occupazionali da parte delle aziende nel territorio lariano evidenziano una diminuzione dell’offerta di lavoro rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso:
➢ Lombardia 87490 nuove attivazioni a luglio ( -10040 rispetto a luglio 2023), 258760 attivazioni nel trimestre (- 25970
rispetto a luglio-settembre 2023)
➢ Como 4270 in valore assoluto a luglio (-580 rispetto a luglio 2023), 12060 attivazioni nel trimestre ( -1420
rispetto a luglio-settembre 2023)
➢ Lecco 2250 in valore assoluto a luglio ( -210 rispetto a luglio 2023), 6420 attivazioni nel trimestre ( -390 rispetto a
luglio-settembre 2023)
Trend in decrescita
Le prospettive occupazionali confermano un trend di decrescita registrato già nel mese di maggio e proseguito a giugno, a Como (nell’intervallo luglio-settembre) si avrà un calo di 220 assunzioni nell’industria e 1200 nei servizi, a Lecco si avrà un calo di 60 assunzioni nell’industria e 330 nei servizi.
Ancora una volta i dati confermano che il contratto a termine (determinato o altri contratti con durata predefinita) è quello maggiormente prediletto dalle aziende: in diminuzione a Como (74% di nuove attivazioni a termine a luglio 24’ rispetto al 78% di luglio 23’) così come a Lecco (71% di nuove attivazioni a termine previste questo luglio rispetto al 77% dello scorso anno).
➢ In Lombardia, sono previste assunzioni al 26% con contratti a tempo indeterminato, al 5% di apprendistato;
➢ A Como, sono previste assunzioni al 20% con contratti a tempo indeterminato, al 6% di apprendistato;
➢ A Lecco, sono previste assunzioni al 23% con contratti a tempo indeterminato, al 6% di apprendistato.
Alcuni settori manifestano più assunzioni
Nel trimestre luglio-settembre a Como si manifestano maggiori assunzioni nei servizi di alloggio, ristorazione, turistici (2540 attivazioni), nei servizi alle persone (2750), nel commercio (1410), a Lecco nei servizi di alloggio, ristorazione, turistici (1040), nelle industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo (940), nei servizi alle persone (940). In entrambe le province rimane alta la probabilità delle imprese nel reperire le figure lavorative desiderate: difficoltà riscontrabile nel 47% dei casi su Como e nel 55% dei casi su Lecco.
I settori dove si manifestano maggiori assunzioni a tempo indeterminato a luglio sono: a Como l’industria manufatturiera con il 50%, seguita dai servizi alle imprese (24%), a Lecco il medesimo comparto ma con il 43% subito seguita dalle costruzioni (42%). Viceversa il settore con una minor previsione di utilizzo di forme di contratto stabili è in entrambe le province quello del turismo ( 13% a Como, 16% a Lecco). Le figure professionali più ricercate in valore assoluto nel mese di giugno 2024 in Provincia di Como sono gli esercenti e addetti nelle attività di ristorazione (870 unità) mentre, in provincia di Lecco, spicca il macrodato degli operai specializzati e conduttori di impianti e macchine (790 unità).
Dati di tendenze di Uil Lario
In quanto a tendenze settoriali, nel mese di luglio, si possono osservare i seguenti dati:
• A Como 1020 nuove attivazioni nell’Industria di cui 720 in quella manifatturiera e 300 nelle costruzioni, 3260 attivazioni nei Servizi di cui 470 nel Commercio, 1040 nei servizi di alloggio, ristorazione e turismo, 820 nei servizi per le imprese, 930 nei servizi alle persone.
• A Lecco 990 nuove attivazioni nell’Industria di cui 840 in quella manifatturiera e 160 nelle costruzioni, 1260 nuovi ingressi nei Servizi di cui 250 nel Commercio, 430 nei servizi di alloggio e ristorazione, 290 servizi alle imprese, 300 servizi alle persone.
In quanto a classe dimensionale d’impresa, nel mese di luglio, si evidenzia il seguente prospetto:
• A Como 2270 assunzioni nelle imprese fino a 49 dipendenti, 790 nelle imprese che vanno da 50 a 249 dipendenti, 1210 assunzioni in quelle oltre i 250 dipendenti
• A Lecco 1370 assunzioni nelle imprese fino a 49 dipendenti, 520 in quelle che vanno da 50 a 249 dipendenti, 350 nelle imprese oltre i 250 dipendenti.
Titoli di studio richiesti a luglio
• A Como 450 delle nuove entrate previste sono riservate a chi ha un titolo di studio universitario, 1320 alle persone che posseggono un titolo di studio di livello secondario, 1790 a chi ha un diploma professionale (di cui 560 in indirizzo di ristorazione), infine vanno segnalate 670 nuove attivazioni per chi ha la scuola dell’obbligo.
• A Lecco 260 delle nuove entrate previste sono riservate a chi ha un titolo di studio universitario, 640 alle persone che posseggono un titolo di studio di livello secondario, 900 per coloro che hanno una formazione professionale, infine 400 assunzioni per coloro che hanno frequentato la scuola dell’obbligo.
Commento Uil Lario
La dialettica fra i due soggetti storici capitale-lavoro necessita di giungere ad un nuovo paradigma che sappia, nel valorizzare le risorse umane che lavorano nelle aziende, fabbriche, strutture commerciali, costruire un patto sociale per rilanciare l’economia puntando sul buon lavoro. La difficoltà delle imprese nel reperire le figure lavorative richieste è la cartina tornasole più esplicita di come la piena produttività delle aziende possa passare unicamente con modelli organizzativi che puntino sul benessere del personale, del resto in un mondo in cui le informazioni viaggiano a colpi di clic del mouse o del cellulare è facile intuire, giocoforza, come sia semplice per operai, impiegati e quadri proporsi in mercati del lavoro più attrattivi. La Uil Lario intende dunque rilanciare l’importanza della contrattazione di secondo livello, del welfare aziendale, dei contratti stabili che sono indispensabili per consentire ad una persona una progettualità di vita. E’ possibile sviluppare sul territorio, in sinergia con tutti gli stakeholder, dei progetti che sappiano andare incontro alla complessità di queste esigenze, basti pensare – a mero titolo di esempio- come il welfare territoriale ed il supporto al problema abitativo, specialmente in ambiti territoriali poco attrattivi, potrebbero diventare argomento di discussione del tavolo della Competitività della Camera di Commercio.