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Nuovo messaggio truffa: la Polizia postale spiega come difendersi

Da alcuni giorni sulle app di messaggistica istantanea. "Ciao! Mi dispiace disturbarla! Posso avere un po' del tuo tempo per un po'?"

Nuovo messaggio truffa: la Polizia postale spiega come difendersi
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Nuovo messaggio truffa in circolazione. In particolare, la Polizia postale informa che negli ultimi giorni vengono inviati messaggi con proposte per impiego part-time usate in realtà per carpire denaro.

Finte proposte di lavoro

"Ciao! Mi dispiace disturbarla! Posso avere un po' del tuo tempo per un po'?". E' il messaggio "truffa" che da alcuni giorni, secondo quanto emerge dall'alert lanciato dalla Polizia Postale, sta girando sulle applicazioni di messaggistica istantanea che "rappresentano sempre di piu' il veicolo preferito dai cybercriminali - spiegano gli investigatori - per adescare giovani in cerca di lavori che non richiedano competenze specifiche e possano essere svolti comodamente da casa".

La Postale spiega che rispondendo a questo messaggio una presunta "reclutatrice" tenterà di invogliare ad accettare un'allettante proposta di lavoro. Ecco il messaggio truffa che si potrebbe ricevere:

La nostra azienda sta reclutando dipendenti per un'opportunità di lavoro part-time da casa per seguire vari marchi che vogliono pagare per aumentare la loro popolarità seguendo i loro account Instagram. Basta seguire gli account consigliati che ti vengono forniti, dove puoi guadagnare da 100 a 500 € al giorno, pagamento tramite PayPal o Postepay e tutto ciò di cui hai bisogno è Instagram e Telegram. Se hai entrambi possiamo iniziare.

La richiesta che arriva all'utente è quindi semplice: vedere alcuni video, mettere "mi piace" e inviare alla reclutatrice come prova gli screenshot dell'attività svolta. In realtà, come detto, si tratta di una truffa che viene resa credibile dai primi pagamenti che conquistano la fiducia dell'utente. La vittima del raggiro sarà successivamente indotta a versare una somma di denaro, con la scusa di sbloccare i guadagni conseguiti o di frequentare corsi di formazione e in altri casi a fornire dati personali e bancari per redigere falsi contratti di lavoro.

La Polizia Postale consiglia di non rispondere, bloccare i messaggi ricevuti da mittenti sconosciuti e non aprire link che possono compromettere il dispositivo.

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