Ispezioni della Polizia in una serie di locali pubblici
Il Questore di Como ha anche emesso sei provvedimenti preventivi
La Polizia di Stato ha ulteriormente intensificato i controlli, principalmente nei locali pubblici adiacenti a quelle zone di Como particolarmente esposte a frequentazioni di pregiudicati o da dove sono pervenute richieste dei cittadini.
I controlli
Tra il pomeriggio e la sera di venerdì, le volanti hanno effettuato 5 ispezioni in alcuni locali pubblici di via Anzani, piazza Camerlata e Portici Plinio, identificando in totale 50 persone, 16 delle quali sono risultate avere precedenti penali o di polizia a loro carico.
Inoltre, all’esito delle attività di analisi delle posizioni di soggetti coinvolti in comportamenti illegali o fatti delittuosi verificatisi di recente, il Questore di Como ha emesso 6 provvedimenti di prevenzione: cinque sono i fogli di via obbligatori emessi a carico di soggetti che in provincia, sono stati segnalati dalle FF.OO. locali per aver tenuto comportamenti ritenuti idonei per l’emissione dei provvedimenti.
Le disposizioni
Due anni di divieto a tornare nel comune di Ponte Lambro per un egiziano di 50 anni segnalato da una dettagliata relazione dei Carabinieri di Erba che hanno anche elencato i comportamenti di una 26enne brianzola domiciliata nel Lecchese alla quale è stato imposto un divieto di due anni a tornare ad Inverigo.
La Polizia Ferroviaria di Como San Giovanni invece, ha informato il Questore sul conto di una 28enne agrigentina senza fissa dimora e di un marianese di 38 anni: per loro un anno di divieto a non tornare a Cadorago e infine, due anni di divieto a tornare nel comune di Como per un 18enne di Saronno di origini africane, segnalato dalla relazione dell’U.P.G.S.P. di Como.
Infine, per essere stato ritenuto persona di pessima condotta morale e civile, un 20enne di Erba responsabile di svariati reati contro il patrimonio e contro la persona è stato sanzionato con l’avviso orale del Questore: la relazione tecnica della Compagnia Carabinieri di Como ha fatto in modo che gli venisse intimato, tramite l’avviso orale, di mantenere in futuro un comportamento consono alla convivenza civile e a non commettere reati.