Cantù

Progetto “Abitare”, il Comune cerca nuovi alloggi

Progetto “Abitare”, il Comune cerca nuovi alloggi
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Sono trascorsi due anni dall’avvio del progetto “Abitare”, l’iniziativa del Comune di Cantù nata per rispondere all’esigenza abitativa.

Storie da raccontare

La storia di A. è quella di una madre sola, che dopo aver perso il lavoro si è trovata senza un tetto sotto cui dormire, con due figli piccoli a carico. Senza un reddito stabile, ha dovuto lasciare la sua casa e affrontare notti in alloggi di fortuna. Grazie al supporto dei Servizi Sociali del Comune di Cantù, A. ha trovato una nuova casa, un lavoro e l’assistenza necessaria per ricostruire la sua vita. Con un percorso di sostegno psicologico e lavorativo, è riuscita a ritrovare stabilità per sé e per i suoi figli, riaccendendo la speranza nel futuro.

Anche F. ha vissuto un’esperienza simile. Dopo aver perso il lavoro, non riusciva più a pagare
l'affitto e si è trovato costretto, con la sua famiglia, a lasciare l’abitazione. Con l'intervento dei Servizi Sociali e il progetto Abitare ha potuto risollevarsi e, con il tempo, è riuscito a trovare un nuovo impiego, garantendo, conseguentemente, alla sua famiglia la sicurezza abitativa che tanto mancava.

“Abitare”, una speranza di futuro

Solo nel 2023, sette nuclei familiari hanno beneficiato del programma, che ha fornito assistenza a persone sole, famiglie con bambini, e cittadini in difficoltà. Di questi casi, tre  hanno concluso il percorso con successo, mentre quattro sono ancora in corso, con risultati positivi. "Le sfide legate al tema dell’abitare sono numerose, specialmente in un contesto economico così difficile come quello attuale - spiega Isabella Girgi, assessore ai Servizi sociali - La carenza di edilizia residenziale pubblica è una problematica drammatica, ma stiamo facendo il possibile per affrontarla. Il progetto “Abitare", sviluppato con il prezioso contributo dei nostri uffici, mira a offrire un sostegno concreto: da un lato, accompagnando le famiglie vulnerabili attraverso percorsi di riabilitazione personalizzati, dall’altro, offrendo garanzie ai proprietari di immobili, spesso scoraggiati dalle incertezze legate agli affitti”.

Il Comune ha bisogno di immobili

Per rispondere alle crescenti necessità, il Comune ha lanciato una nuova ricerca di immobili sfitti da destinare a finalità sociali. La ricerca si rivolge a una vasta platea di soggetti: persone fisiche, giuridiche, enti, strutture alberghiere e proprietari di locazioni turistiche temporanee interessati a mettere a disposizione i loro immobili. A tutela dei locatori, è previsto un contratto di affitto transitorio della durata massima di 18 mesi, con il canone anticipato dal Comune e ulteriormente garantito da una scrittura privata tra l’ente, l'inquilino e il proprietario. Inoltre, come incentivo, l'IMU sarà ridotta del 75% per chi aderirà all’iniziativa.

"Sul nostro territorio ci sono molti immobili sfitti perché i proprietari temono il mancato pagamento o possibili danni. Allo stesso tempo, il mercato degli affitti è diventato inaccessibile per molte famiglie. Con il progetto Abitare vogliamo tutelare i proprietari e, contemporaneamente, aiutare chi si trova in difficoltà, come famiglie con bambini piccoli, anziani soli o persone con disabilità. Si tratta di individui già socialmente integrati che, per cause come la perdita del lavoro, non riescono temporaneamente a sostenere i costi dell’affitto.  Tutti i nuclei seguiti sono costantemente monitorati dai Servizi Sociali attraverso valutazioni d’équipe, garantendo così la riuscita del progetto”, continua Girgi.

Un percorso di 18 mesi

Il percorso proposto dal progetto Abitare ha una durata di 18 mesi, con la possibilità di estensione qualora se ne rilevi la necessità. Gli obiettivi sono molteplici: permettere alle famiglie di raggiungere una piena autonomia abitativa, tutelare i proprietari con garanzie solide e ridurre la necessità di ricorrere a strutture di accoglienza temporanee che,  oltre a non favorire la responsabilizzazione degli utenti, hanno spesso costi elevati. Nei prossimi giorni, il Comune di Cantù provvederà all’invio di una lettera a firma del sindaco Alice Galbiati, per avviare la ricerca di immobili destinati ad Abitare.
Chi volesse avere maggiori informazioni, può contattare il Settore Servizi Sociali al numero 031-717336 o inviare un’e-mail a progettoabitare@comune.cantu.co.it. In alternativa, è possibile scansionare il QR-Code riportato qui di seguito.

Le parole del sindaco

“Stiamo avviando in questi giorni la ricerca di nuovi immobili per il progetto “Abitare", una testimonianza concreta dell'impegno della nostra Amministrazione per affrontare l’emergenza abitativa e le difficoltà che molti nostri concittadini si trovano a  fronteggiare in questo periodo complesso. Quella che proponiamo con “Abitare" è una progettualità che va oltre l’assistenzialismo, ma che mira a fornire alle famiglie gli strumenti per raggiungere una  stabilità duratura, lavorando insieme ai Servizi sociali per costruire un percorso di autonomia. La collaborazione con i proprietari di immobili è un elemento fondamentale per il successo di questa iniziativa, e per questo vogliamo rassicurare tutti coloro che decidono di  partecipare: il Comune di Cantù garantisce tutele concrete, sia economiche che contrattuali, a chi metterà a disposizione i propri immobili. Invito quindi chiunque abbia la possibilità di contribuire a unirsi a noi. Cantù ha sempre dimostrato una grande capacità di rispondere alle sfide con solidarietà e partecipazione, e sono convinta che anche questa volta non faremo eccezione”, il primo cittadino Alice Galbiati.

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